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16 giugno 2024

Italia

Dal Museo d'Orsay alla lampada 'Pipistrello'

addio all'archistar Gae Aulenti

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Dal Museo d'Orsay alla lampada 'Pipistrello'

MILANO - Si è spenta all'età di 84 anni l'archistar Gae Aulenti, uno dei più importanti architetti e designer italiani. Tra le sue opere più celebri il progetto del Museo d'Orsay a Parigi, la lampada 'Pipistrello' fino all'Istituto Italiano di cultura a Tokyo.

Malata da tempo, Aulenti è morta questa notte nella sua casa di Milano. Attiva e impegnata fino all'ultimo, aveva ricevuto personalmente, il 16 ottobre scorso, la Medaglia d'Oro all'Architettura alla Triennale di Milano.

A quanto apprende l'Adnkronos la Aulenti si era recata al lavoro fino all'ultimo e si stava occupando di diversi progetti, dal Complesso di Sant'Agostino di Modena all'Ex Zuccherificio di Foligno. Sabato 3 novembre verrà inaugurato l'aeroporto di Sant'Egidio di Perugia, un progetto interamente firmato dal grande architetto.

Unanime il cordoglio per la scomparsa dell'architetto. A cominciare dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che ricorda "il recente incontro con lei a Palermo, impegnata nel magnifico restauro di palazzo Branciforte, una delle ultime testimonianze della sua sensibilità e passione". Il presidente del Senato Renato Schifani rende omaggio alla sua ''visionaria creatività'' e alle sue opere architettoniche che ''da Parigi a Barcellona, l'hanno consacrata come il testimone dello stile italiano nel mondo". Una ''grande donna della cultura italiana'', scrive su Twitter Roberto Formigoni. ''Non dimenticheremo mai la sua lezione di architettura connessa con l'ambiente urbano".

Parla di ''una giornata triste'' per Milano il sindaco Giuliano Pisapia. ''Gae Aulenti, che aveva scelto di vivere e lavorare nella nostra citta', è stata l'ambasciatrice della nostra cultura, del nostro buongusto, della grandezza del nostro paese, e di Milano, nel mondo". Secondo Pisapia interpretava gli aspetti migliori della nostra città: ''schiva, sobria, instancabile e appassionata lavoratrice. Per me è stato un privilegio conoscere Gae Aulenti: Milano perde una grande donna e una grande architetta, io perdo un'amica".

Dolore per la morte di un architetto che aveva fatto del suo lavoro ''un impegno non solo professionale ma anche una passione civile", viene espresso da Walter Veltroni. "Vedeva le citta' -prosegue Veltroni- con occhi penetranti e metteva nelle sue opere ingegno, cultura, calore. Penso al Muse'e d'Orsay a Parigi come al bellissimo lavoro fatto alle Scuderie del Quirinale, divenute uno dei luoghi espositivi piu' belli e importanti di Roma. Le sue opere in tutto il mondo hanno lasciato una traccia profonda nella storia dell'architettura, nel gusto, nell'occhio con cui si guarda ad un edificio".

(Adnkronos/Ign)

 



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