Distrutto il presepe con i migranti: "Atto vergognoso, imbarazzante il silenzio dei leghisti"
Così Zanoni (Pd) commenta l’atto vandalico al presepe realizzato accanto all'asilo nella parrocchia di Sant'Ambrogio
| Isabella Loschi |
TREVISO - “Distruggere un presepe è un atto inqualificabile, gli autori del gesto dovrebbero solo vergognarsi. Esprimo tutta la mia solidarietà e vicinanza alla parrocchia di Sant’Ambrogio colpita in modo così violento e mi sarei aspettato analoghe parole di sdegno da chi ogni giorno parla di presepi obbligatori nelle scuole per difendere le nostre tradizioni. E' la conferma di come le loro parole siano assolutamente strumentali”.
Così Andrea Zanoni, consigliere del Partito Democratico commenta l’atto vandalico al presepe realizzato accanto all'asilo nella parrocchia di Sant'Ambrogio a Trebaseleghe, territorio padovano, compreso però nella diocesi di Treviso.
“Gli insulti sui social erano stati un’avvisaglia, ma non pensavo si arrivasse a tanto. La ‘colpa’ del parroco sarebbe quella di aver rappresentato la Sacra famiglia a bordo di un gommone come dei migranti in fuga per un futuro migliore? A me sembra un messaggio quanto mai attuale su cui riflettere, così come il crocifisso voluto da Papa Francesco con il giubbotto salvagente di un migrante morto nel Mediterraneo: ci ricordano l’importanza dell’impegno per salvare ogni vita umana. Chi invece preferisce vomitare odio sui social o, peggio, passare all’azione come a Sant’Ambrogio di Trebaseleghe, è quanto di più lontano dal pensiero cristiano. Anche se poi vorrebbe imporre crocifisso e presepe in ogni scuola”.