Dopo i dubbi sulla demolizione del Tempio di Giavera ora arrivano le proteste per la distruzione dei nidi
Sull’edificio in fase di abbattimento è stata segnalata la presenza di piccioni, rondini e balestrucci
GIAVERA DEL MONTELLO – Mentre tra la popolazione c’è chi si interroga, anche con esternazioni sui social, sulla necessità di abbattere il tempio “Regina Pacis” di Giavera del Montello, anziché restaurarlo, ora anche la Lipu Treviso OdV pone una quesito sulla demolizione della chiesa. L’associazione ornitologica spiega, infatti, di essere stata informata da un cittadino della presenza di alcune nidificazioni di specie protette sul Tempio. Più precisamente la Lipu spiega che è stata segnalata di presenza di: “… alcune decine di piccioni di città (Columba livia domestica), rondini (Hirundo rustica) e balestrucci (Delichon urbicum) addossate alle pareti dell’edificio, per cui si presume che tali lavori di demolizione ne abbiano distrutto i nidi”.
L’organizzazione animalista rammentando che in questo periodo gli uccelli sono in fase di nidificazione, sottolinea anche che i loro nidi sono tutelati a norma di legge e che la loro distruzione è penalmente perseguibile. Ma non basta, perché nell’eventualità che l’ipotesi sia confermata, si potrebbero ravvisare anche violazioni della norma sul maltrattamento animale, qualora i rondinini siano stati uccisi. “Pertanto, Lipu Treviso OdV si è subito attivata, inviando PEC di richiesta ai competenti uffici della regione, della provincia e del Comune di Giavera del Montello, affinché siano effettuati gli opportuni accertamenti del caso”: precisa Enrico Pavan, delegato della Lipu Treviso.
Foto di repertorio: nido di rondine con i rondinini.
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