Forconi: la pioggia blocca la protesta. Ma non l'anatra
Un pennuto fa da guardia al "presidio" di Vittorio Sud
VITTORIO VENETO - Probabilmente vuole "mandare tutti a casa" pure lei. E' stufa, di essere la scema per antonomasia. E' stanca. E ha deciso di diventare un'anatra da protesta. O, quantomeno, da guardia.
La protesta dei Forconi, che ha animato e rallentato l'uscita del casello autostradale di Vittorio veneto Sud per settimane, si è notevolmente sgonfiata. Del presidio, è rimasto ben poco: un "capiot", dove qualche reduce del "9 dicembre" trascorre le ore al riparo dalla scosciante e insistente pioggia, due manichini seminudi appoggiati ai pali (che in molti - complice il buio - hanno scambiato per prostitute) e un'anatra.
Un pennuto se ne sta lì da giorni, tra i cartelli di protesta e i manichini. Incurante del freddo, del vento e del diluvio, l'anatra pare faccia da guardia al presidio, in attesa che rispuntino sole e manifestanti. A notarla, gli automobilisti. "L'anatra non si schioda - assicura chi, per lavoro, attraversa la rotonda ogni giorno - è lì da almeno una settimana. Mattina, pomeriggio e sera".
Che faccia la guardia, è solo un'impressione. Ma di certo c'è che il pennuto ha piantato le tende. Una casetta di legno su misura è stata posizionata in mezzo alla rotonda. Tra sembianti lucciole e slogan inequivocabili: "Basta rubare, governo ladro!"