Fregona accoglie. 170 ospiti per un gemellaggio doppio
Dalla Francia e dal Belgio per un weekend di cultura, scambio e divertimento
FREGONA - Due gemellaggi. 170 ospiti. Un fine settimana di gusto, cultura, divertimento, scambio e soddisfazioni.
Fregona accoglie. E l’ha dimostrato l'altro fine settimana quando, per il ponte della festa della Liberazione, ha ospitato 170 ospiti belgi e francesi provenienti dalle due città con cui Fregona è gemellata: la francese Seyssel e la belga Court Saint Etienne.
“Fregona è gemellata da 23 anni con Seyssel - spiega il sindaco Laura Buso - e 8 anni fa abbiamo stretto un patto di gemellaggio anche con quella città belga dove in molti, da Fregona, sono espatriati creando lì attività, mettendo su famiglie e imprese”. “Solitamente i due gruppi arrivano in città in momenti diversi, ma quest’anno abbiamo provato a riceverli tutti: è stato faticoso, ma un successo - continua il sindaco - La maggior parte degli ospiti sono stati ricevuti in famiglia, pochi in hotel e per loro volontà. Le famiglie hanno dimostrato una grande generosità e notevole è stata anche la risposta da parte delle associazioni del territorio che si sono dimostrate disponibili e collaborative al massimo”.
Belgi e francesi sono arrivati a Fregona sabato 23 aprile: il tutto è iniziato con un incontro a scuola dove gli studenti di Fregona hanno illustrato la propria organizzazione scolastica agli ospiti, che a loro volta hanno portato immagini e descrizioni delle loro città. In palestra c’è stata la cerimonia ufficiale, introdotta da un armonicista di Casa Amica e al salone San Giorgio si è tenuto il pranzo comunitario”.
“Cucinare per 300 persone non è stato facile - commenta la presidente dell’associazione San Giorgio Caterina Da Ros - ma le soddisfazioni ci hanno ripagato in toto. Non è stato solo preparare il cibo, ma anche parlare con i francesi e i belgi, scambiarsi idee, opinioni. Gli ospiti hanno davvero apprezzato la nostra cucina: la pasta e fagioli, i dolci fatti in casa… volevano le nostre ricette! E sono anche rimasti allibiti da polenta e spiedo: non avevamo mai visto un grande caglierone della polenta e il marchingegno dello spiedo che girava li ha lasciati stregati”.