TREVISO - Continuità con quanto precedentemente realizzato dalla Consulta Femminile, collaborazione con le scuole superiori  e implementazione del sito www.femminiletreviso.it. Sono stati i cardini dell’attività della Consulta Femminile di Treviso per il triennio 2009-2011 illustrati dalla sua presidente Maria Grazia Cescon.

La Consulta Femminile di Treviso è composta da tredici associazioni femminili che pur operando diversamente fra loro, sono unite dall’attenzione per gli aspetti culturali e relazionali. In collaborazione con l’assessorato alle Pari Opportunità della Comune di Treviso la Consulta ha proposto un percorso per riflettere sul fenomeno della violenza sulla donna con un convegno con due note psicoterapeute.

Quindi sono stati attivati alcuni corsi di difesa personale per le donne, comprensivi di momenti di formazione a carattere giuridico e psicologico. Molto importante, poi, il coinvolgimento delle scuole superiori, scaturito da una stimolante riflessione sull’attuale ruolo dell’associazionismo femminile e sul contributo da offrire alle nuove generazioni per analizzare e comprendere status e ruoli maschili e femminili nella nostra società in veloce evoluzione che produce disorientamenti e difficoltà di comunicazione interpersonale.

Alle studentesse di alcune scuole superiori della provincia è stata offerta l’ampia competenza delle associazioni che compongono la Consulta Femminile con lo scopo di sviscerare alcuni tematiche foriere di occasioni di riflessione e crescita personale. Le studentesse, coinvolgendo anche i loro compagni maschi, hanno individuato alcuni temi che sono stati approfonditi con esperti contattati dalla Consulta.

Molti gli incontri che si sono susseguiti nelle scuole della Marca grazie al finanziamento ricevuto dall’ assessorato alle Pari opportunità della Provincia di Treviso. Questo percorso è stato denominato Progetto Costruzione dell’Identità e ha coinvolto quasi 4 mila studenti.

Impegno anche sul fronte civile per la Consulta, celebrando il 150° anniversario dell’Unità d’Italia. E’ stato prodotto un manifesto per ricordare ai cittadini trevigiani l’orgoglio di genere per il generoso contributo offerto delle donne italiane alla causa della libertà di pensiero e di azione.