MOTTA DI LIVENZA - Polemica nel centrodestra mottenase. Il gruppo di centrodestra in Consiglio comunale si sfalda: Giuseppe Sartori, Guido Marson (nella foto) e Umberto Perissinotto resteranno in carica fino a fine mandato, ma scoppia la bagarre.

Con un comunicato, Angelo Sacilotto (ex coordinatore AN) e Sandro Rigoni (ex coordinatore Forza Italia) dicono: «In merito alle affermazioni esposte dal consigliere Marson, il gruppo si dichiara stupito circa la dichiarazione di non aver mai fatto parte del Pdl. Forse Marson dimentica di essere stato il coordinatore di FI e un regista attivo della nascita del circolo del Pdl locale, tanto da risultarne uno dei primi tesserati, salvo poi dichiararsi appartenente alla Lega Nord in consiglio provinciale.

Per quanto riguarda il consigliere Perissinotto, il suo intervento ha correttamente sottolineato come il gruppo si sia disunito, omettendo tuttavia i motivi che hanno portato a questo. Non si dimentichi infatti, che lo stesso consigliere risulta essere l’esponente locale del neonato movimento FLI ed in quanto tale candidato alle ultime elezioni provinciali. Tale azione, risulta in netto contrasto con i valori di centro-destra a cui il gruppo del PDL da sempre si ispira.

Pertanto, alla luce del fatto che il gruppo locale del 2008 si è impegnato affinché i consiglieri Perissinotto e Marson venissero eletti al consiglio comunale in una lista civica con altre forze politiche e singoli cittadini, ribadiamo che tale atteggiamento dipende da loro scelte personali e non da ns. imposizioni o pressioni politiche. Queste precisazioni risultano essere doverose nei confronti di tutto l’elettorato di centro-destra che in questi anni ha sostenuto i valori e gli ideali di FI-AN prima e del PDL poi.

Nel nostro caso il chiarimento politico nei confronti dei consiglieri Marson e Perissinotto, risulta ancor più opportuno alla luce degli scenari politici nazionali di questi giorni che vedono nella riorganizzazione dell’area moderata di centro-destra un passaggio fondamentale per il rilancio della “casa dei moderati”».

Da qui la replica di Marson: «Io regista attivo della nascita del PDL? Per carità! Non ho mai nascosto, anche pubblicamente, le mie profonde perplessità su questo progetto politico calato dall'alto, e anzi ricordo agli amici pidiellini che hanno scarsa memoria, che in Provincia, sono stato eletto con la lista di Forza Italia, di cui orgogliosamente sono stato anche coordinatore a Motta.

Qui mi sono candidato con una lista civica, appoggiando il candidato della lista civica Sartori. Bisogna essere miopi e in mala fede per confondere i piani: a livello comunale si vota la persona, e' il candidato che si prodiga a farsi eleggere, non e' il partito che lo fa eleggere. Chi sostiene il contrario racconta favole.

Sacilotto, forse facile a processi sommari, retaggio di un personale e littorio background politico da lui mai negato, si guardi la rassegna stampa locale degli ultimi anni: scommetto rimarrà sorpreso nel constatare che la mia posizione sul PDL e' sempre stata di aperta critica e di collisione».