Inquinamento acustico, limite di 30 all'ora per le aree critiche
Approvato in consiglio comunale piano per il risanamento
| Matteo Ceron |
MONTEBELLUNA – E’ stato approvato ieri sera dal consiglio comunale di Montebelluna con 20 voti favorevoli e 5 astenuti il Piano di Risanamento Acustico, esito di un’operazione iniziata 3 anni fa in concomitanza con la revisione del Piano generale Urbano del Traffico e che si era tradotta nella redazione dell'aggiornamento del Piano Comunale di Zonizzazione Acustico, ovvero del primo strumento di diagnosi sul livello di inquinamento rumoroso che si registra nelle diverse aree della città sia in relazione al traffico sia in relazione alle attività produttive. Con l'aggiornamento del Piano di zonizzazione acustica è stato compiuto uno studio scientifico in città con rilevazioni strumentali, non presente nella precedente approvazione.
Come si ricorderà, il Piano di zonizzazione acustica aveva destato sorpresa perché le segnalazioni di disagio riguardavano soprattutto vie non interessate dall’allora contestato cambio del traffico, quali via Montello e via Castellana, ad esempio. Il piano di risanamento acustico è il necessario completamento dell’operazione ed offre le indicazioni per gli interventi concreti che vanno dalla riduzione della velocità degli autoveicoli, all’utilizzo di asfalti fono-assorbenti passando per la sistemazione dei tombini o la predisposizione di barriere fono-assorbenti anche attraverso l’adozione di quinte arboree.
Più precisamente, è prevista l’introduzione del limite di velocità a 30 km/h per le aree critiche (zona Ospedale, zone centrali e zona scuole) ed interventi per la moderazione del traffico quali l’introduzione di rotatorie al posto dei semafori, restringimenti di carreggiata, chicane, dossi rallentatori, la sostituzione progressiva dei veicoli comunali più vecchi con quelli di più recente costruzione, aspettando l'avvento delle auto elettriche, meno rumorose di quelle a motore a combustione, ed il controllo della rumorosità dei veicoli in collaborazione con polizia stradale e municipale.
“Montebelluna sta portando avanti un’azione pionieristica nella dimensione dell’inquinamento sonoro - spiega il sindaco Marzio Favero -. E’ senz’altro tra le prime città sopra i 30mila abitanti in Veneto ad essersi dotata del Piano di zonizzazione acustica e del Piano di risanamento acustico con un alto livello di analisi ed approfondimento, ed è un gesto di coraggio non facile perché comporta poi la necessità di intervenire. Ma a noi la pratica dello struzzo non piace: preferiamo guardare in faccia i problemi e cercare di risolverli. Il tema è tipico e diffuso in tutte le città e anche nei paesi minori che si caratterizzano per avere un impianto viario formatosi decenni fa prima dell’aumento esponenziale della mobilità su gomma con la diffusione dell’uso delle automobili e dei camion. Si pensi che oggi abbiamo quadruplicato gli autoveicoli circolanti rispetto a 40 anni fa. Non esiste la bacchetta magica e le risorse pubbliche presentano i noti limiti legati alle manovre governative che hanno comportano l’azzeramento delle risorse comunali quindi sarà necessaria la gradualità nell’attivazione delle misure previste dal Piano di risanamento acustico ma esso ci consentirà di programmare in scienza e coscienza gli interventi più importanti determinando una scala gerarchica nelle scelte. Il Piano contempla anche delle tipologie di intervento che sono nelle disponibilità dei privati e che attengono particolarmente all’attenzione che va posta nella scelta e nella cura degli infissi”.