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30 settembre 2024

Treviso

A Treviso intervento di pseudo aneurisma al cuore senza bisturi

L'Emodinamica dell'ospedale Ca’ Foncello prima a livello nazionale

| Isabella Loschi |

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| Isabella Loschi |

A Treviso intervento di pseudo aneurisma al cuore senza bisturi

TREVISO - La grande capacità dei professionisti dell’Emodinamica e di tutta la Cardiologia dell’ospedale Ca’ Foncello di Treviso ha primeggiato a livello nazionale, vincendo la competizione scientifica tra tutte quelle italiane rappresentate e vedendosi riconosciuto il miglior caso clinico presentato al congresso nazionale della Gise – Società Italiana di Cardiologia, tenutosi a Milano nei giorni scorsi.

E’ l’occasione in cui tutti i laboratori di emodinamica nazionali si confrontano sulle procedure d’interventistica cardiologica e i conseguenti traguardi nel trattamento delle patologie cardiovascolari. Ogni anno ospita anche una competizione scientifica tra i laboratori di Emodinamica di tutta Italia in cui è riconosciuto il miglior caso clinico (per gestione e trattamento) tra quelli presentati.

Con la chiusura di uno pseudo aneurisma, una raccolta di sangue che si forma tra due strati di tessuto, post chirurgico del ventricolo sinistro, eseguita tutta senza chirurgia tradizionale e senza anestesia, l’équipe dell’unità di Emodinamica del Ca’ Foncello diretta dal dottor Carlo Cernetti si è aggiudicata il prestigioso riconoscimento.

“ Una strategia – spiega Cernetti - nata grazie alla stretta collaborazione all’interno del Dipartimento Neuro-Cardio-Vascolare che comprende la Cardiologia di Treviso, la Cardiologia di Motta di Livenza, la Neurologia, la Neurochirurgia,  la Cardiochirurgia la Chirurgia Vascolare  e, in particolare, grazie alla quotidiana ed affiatata collaborazione tra la Cardiologia e la Cardiochirurgia, diretta dal dottor Minniti”.

“Esprimo le congratulazioni a Cernetti e ai suoi collaboratori per un successo a livello nazionale meritatissimo – sottolinea il direttore generale Francesco Benazzi -. E’ un’affermazione importante; non per mera soddisfazione, ma perché riconosce l’alto livello dei nostri professionisti e di quello che viene fatto ogni giorno in questi reparti a beneficio dei cittadini affidati alle nostre cure”.

 



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Isabella Loschi

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