MAXI CROCEFISSO CERCASI
Il sindaco di Vedelago si appella agli artisti trevigiani: chiede un mega crocefisso da collocare nella piazza del Municipio
| Laura Tuveri |
Vedelago – Sindaci leghisti in prima linea per mantenere il crocefisso nelle aule. In questo caso c’è un primo cittadino che addirittura vorrebbe che un crocefisso gigante capeggiasse nella piazza principale del suo paese, Vedelago. Paolo Quaggiotto (in foto), pertanto, lancia un appello agli artisti trevigiani affinché volessero donare una loro opera raffigurante Gesù in croce. Il primo cittadino lo collocherebbe in piazza Martiri della libertà.
“Se ci sono sponsor sensibili in tal senso siamo disposti a parlarne per dare dimora ad un’opera fondamentale per la nostra comunità – dice Quaggiotto – Spero sia davvero grande, un’opera immensa, perché è immenso il valore che ha il crocifisso. Non solo il significato originario del sacrificio di Gesù per l’umanità e dell’immenso amore che ci deve proiettare verso il Signore, ma anche la ferma convinzione che l’accantonamento del Crocifisso corrisponda al decadimento valoriale in atto”. Quaggiotto se la prende con chi minimizza la questione come una strumentalizzazione politica e di partito.
“Il nostro partito si prende al contrario la responsabilità di difendere a spada tratta i valori della gente di casa nostra. Semmai la strumentalizzazione subdola è di chi semplifica la questione politicamente e che magari vuole trasformare la macedonia dei popoli di questa terra in una più comoda centrifuga di frutta in cui tutto sparisce e si amalgama in un miscuglio senza gusto, né identità. La laicità delle istituzioni non è uno spazio vuoto fine a stesso, bensì uno spazio in cui ciascuno mantiene la propria identità pur nel rispetto degli altri”.
Il primo cittadino di Vedelago rilancia le parole del direttore di Vita del Popolo, Lucio Bonomo: “Accogliere e rispettare gli altri non significa distruggere la nostra identità – continua Quaggiotto – Il rischio è che l’Occidente si sfaldi azzerando quello che rimane della sua spiritualità sotto i colpi di esigue minoranze che chissà quale risultato vogliono raggiungere. Lo svuotamento dei simboli alla lunga sortisce lo stesso effetto della loro rimozione”.
E intanto a giorni la giunta comunale farà un’ordinanza che dispone di mantenere il crocifisso nelle aule delle scuole e negli edifici pubblici del comune trevigiano come espressione dei fondamentali valori civili e culturali dello Stato Italiano.