CROCIFISSO SI', CROCIFISSO NO
Crocifisso sì o crocifisso no? Secondo il sondaggio che è stato proposto da Oggitreviso, il 67% dei trevigiani è contrario alla decisione presa...
Debora Da Dalt
Crocifisso sì o crocifisso no?
Secondo il sondaggio che è stato proposto da Oggi Treviso, il 67% dei nostri lettori è contrario alla decisione presa ai primi di novembre dalla Corte di Strasburgo che dice NO all'esposizione del crocifisso nella scuola pubblica.
In seguito a questa sentenza si sono subito accesi forti dibattiti sulla cristianità italiana e sulla moralità di tipo cattolico che la "cultura italiana" rappresenterebbe.
Io che sono sempre un po' polemica, pongo subito la domanda: cos'è la cultura italiana? Sarei grata a chi riuscisse a darmene una descrizione dettagliata perché, da quel che ho studiato nel mio piccolo liceo di provincia, la nostra bella penisola è sempre stata conquistata ed abitata da ogni sorta di popolazione cristiana e non. Solitamente, poi, andiamo molto fieri della nostra discendenza romana, ma i romani sono stati a lungo pagani e se sono diventati cristiani (non cattolici, ma cristiani) è stato fatto solo per interesse politico (carta canta. andate a vedere i documenti storici da Costantino in poi).
Mi pare che questa faccenda si stia un po' troppo "politicizzando". Non ci credo, a dir la verità, della ritrovata cristianità di tutti questi politici che tanto baccano stanno facendo in questi giorni. Sarò di mala fede, ma davvero non ci credo.
In molti si stanno accanendo sui fedeli di altre religioni, ma se siete ben informati saprete certamente che la richiesta alla Corte di Strasburgo è stata fatta da un'atea, non una musulmana o un'ebrea o altro ancora, ma una semplice (si fa per dire) atea.
Si parla di italianità, ma faccio notare che anche da noi ci sono gli assassini, i drogati, i mafiosi.....i mafiosi, sì, che tanti legami hanno con la nostra Santa Madre Chiesa.
La Chiesa, quell'istituzione più politica che religiosa, per cui tante persone sono morte e che ora fraternizza con politici fedifraghi solo per mantenere il suo potere terreno.
Ricordo benissimo che quando facevo il liceo, in accordo con professori e compagni di classe, si decise di togliere il crocifisso dal muro perché gli studenti atei e non credenti ritenevano d'identificarsi con la nazionalità italiana, ma non con la fede cristiana. Io ero fra questi.
Non credo in Dio e, assolutamente informata sulla letteratura studiata a scuola, ritengo che le opere che fanno parte del nostro patrimonio culturale e storico siano belle a prescindere dal loro rapporto con la religione cattolica.
E' vero, la maggior parte di questi geni erano cristiani, ma cosa centra? Se una persona non crede nei sacramenti cattolici mica denigra di conseguenza la Divina Commedia che è un capolavoro senza tempo!
Solo perché non vado a messa la domenica non vuol mica dire che rifiuto di attribuire ogni sorta di bellezza alla Pietà di Michelangelo.
Se si vuole essere pignoli, invece, si potrebbe dire che a scuola non ci vengono per nulla insegnate le nostre impronte "asiatiche": se non fosse stato per gli arabi ora nessuno saprebbe nulla di Platone e della cultura antica classica, gli algoritmi sarebbero forse ancora una visione e la filosofia e la scienza (nata anche grazie a loro) starebbero ancora investigando sull'origine divina del Timeo platonico.
Queste sono solo false propagande che vengono proposte da chi ha degli interessi da mantenere con la Chiesa Cattolica e che, quindi, ne difende al causa.
Io, fin da piccola (e un tempo ero indubitabilmente cattolica) ho sempre avuto pena di quei ragazzini, miei compagni di scuola, che essendo figli di atei o di persone appartenenti ad altre religioni, si sentivano esclusi da tutti noi perché a Natale (data presa da una festa romana-pagana) non potevano fare la recita scolastica o perché a Pasqua non gl'importava nulla della colomba...non è questa, invece, discriminazione?
Non erano forse anche loro italiani?
Io penso che in ogni scuola bisogna insegnare il rispetto e la pace fra le varie opinioni, e questi non sono valori cristiani, ma universali.
Chiedo a quanti sono contrari di togliere il crocifisso dalle aule, di ascoltare e non denigrare questa mia opinione, dato che mi ritengo italiana ed europea (sono di purissime origini trevigiane) e mi ritengo pure abbastanza acculturata ed informata sulla storia della nostra "civiltà".
Mi pare, anzi, che tanti di coloro che difendono queste nostre "pure" origini cattoliche, non sappiano nemmeno chi era il Cerbero, il Limbo, cosa sia la Gerusalemme liberata o gli Inni Sacri manzoniani.....vogliamo togliere la nazionalità anche a tutti loro?
Debora Da Dalt