TELEFONO AZZURRO, I RISCHI DI INTERNET
Si abbassa l’età di chi chatta. Aumentano le possibilità di incontrare online adulti sconosciuti male intenzionati
| Laura Tuveri |
TREVISO - Ancora l’ennesimo incontro per soffermarsi a riflettere su una tematica che desta molte preoccupazioni fra i genitori. “Nuove generazioni nella rete : parents are watching” è il titolo del convegnoin programma domani, venerdì 11 giugno alle 17. 45, presso la sede di rappresentanza di Unindustria, palazzo Giacomelli, in piazza Garibaldi 13.
Minori e internet, quali sono i rischi a cui vanno incontro? Come sostenere l’importante ruolo del genitore affinché sia consapevole degli eventuali pericoli che il proprio figlio navigando può incontrare? Sono molte e anche inquietanti le domande che necessitano di risposte e tanti i timori sui possibili pericoli in merito al libero utilizzo di internet. Organizza l’incontro Telefono Azzurro Onlus che auspica la presenza di famiglie, istituzioni e aziende.
Obiettivo della tavola rotonda è favorire lo scambio di informazioni sull’utilizzo sicuro di Internet e delle nuove tecnologie, ovvero creare un dialogo tra gli attori della sicurezza online e stipulare importanti collaborazioni con i molteplici social network. Mission dell’associazione che da tempo opera, attraverso le sue professionalità, è colpire i crimini commessi in rete e in tutte le situazioni di criticità legate all’infanzia e all’adolescenza.
Telefono Azzurro partecipa attivamente ogni anno anche alla celebrazione della “Giornata per la sicurezza in Internet” , istituita dalla Commissione Europea e Insafe, la rete europea per la sicurezza in Internet, in occasione della quale si confrontano istituzioni, aziende, mondo associativo e media su strategie e politiche comuni per un mondo digitale più sicuro.
I dati pubblicati nel 10° Rapporto Nazionale sulla Condizione dell’infanzia e dell’adolescenza di Telefono Azzurro e Eurispes ci confermano l’aumento dell’utilizzo delle nuove tecnologie tra i giovani. Il 71,1% degli adolescenti possiede un profilo su Facebook, il 17,1% su MySpace e in percentuale minore (10,4%) utilizza Habbo. Per i giovani Facebook è uno strumento utile per ritrovare vecchi conoscenti (24%) stringere nuove amicizie 14,,9%, ma c’è anche chi pensa ( 5% ) che sia un mezzo pericoloso perché mette a rischio la privacy.
Il numero più consistente di iscritti a Facebook si rintraccia tra gli intervistati che risiedono nelle Regioni centrali (87,3). Mentre tra i non iscritti spiccano gli abitanti del Nord-Ovest (41,3%), i quali, pur essendo a conoscenza di questa nuova modalità di comunicazione interattiva, preferiscono non utilizzarla.
Dati Istat raccolti in occasione dell’indagine “Cittadini e nuove tecnologie” informano infatti che dal 2005 al 2008 l’utilizzo del pc e di internet sono incrementati soprattutto per le fasce di età comprese tra gli 11 e i 19 anni e i maggiori incrementi nell’uso di internet si rilevano nella fascia 11-14 anni di età (15,1%) e di quella 15-17 (13,2%), con un aumento meno consistente del 4,8% per la fascia di età 18-19 anni.
Secondo gli ultimi dati Comscore rilevati a dicembre 2008, su 282,7 milioni di utenti internet in Europa al di sopra dei 15 anni di età, circa 211 milioni ( il 74,6% sul totale ) hanno visitato un social network: il primato va alla Gran Bretagna con 79,8%, seguita da Spagna, Portogallo e Danimarca. L’Italia si colloca al quinto posto con un 69,3% di visite.
Le ultime indagini condotte e pubblicate nel 10° Rapporto Nazionale, rivelano poi come la quasi metà degli adolescenti (47%) ha avuto esperienza di contatti in rete allo scopo di fornire dati personali, il 41,4% è entrato in siti che indicavano il divieto di accesso per i minori e il 39,8% ha ricevuto almeno una volta richieste di incontro dal vivo da uno sconosciuto sul web.
Purtroppo non mancano contatti con persone che si sono poi rivelate avere falsato la propria identità e percentuali allarmanti su visioni di immagini inadatte (24,9%) o ricezione di messaggi volgari e offensivi (20,7% degli utenti intervistati). Ma come reagiscono i ragazzi se qualcuno conosciuto in Rete li infastidisce o li molesta?
Il 31,6% decide di non rispondere ad ulteriori tentativi di contatto, il 24,7% dice alla persona di non dargli più fastidio e il 24,1% decide di troncare ogni contatto evitando la chat, il forum o il sito dove l’ha conosciuto. Aumentano vertiginosamente i bambini sotto gli 11 anni che “chattano”. Se nel 2005 la percentuale superava di poco il 13%, nel 2008 il 33,1% nel 2009 si arriva al 42%.
Se nel 2005 frequentava chat/community per conoscere altre persone 38% degli adolescenti navigatori intervistati, nel 2008 questa percentuale sale al 70% arrivando all’80% nel 2009. Se nel 2007 il 65,3% dei navigatori adolescenti guardava Youtube, questa percentuale nel 2008 sale al 73,8% e nel 2009 all’ 85,8%.
Aumentano gli adolescenti che dichiarano di aver diffuso false informazioni su una persona (13,2%) e che ammettono di aver utilizzato la Rete per escludere volontariamente una persona da un gruppo on line (10,8%).