IL CROCIFISSO PER DISTOGLIERE L'ATTENZIONE DALLE LEGGI SALVA PREMIER
Ma gli elettori della Lega lo capiranno. Ne sono certi gli attivisti di Un'Altra Treviso
| Laura Tuveri |
Treviso - Continua la campagna di Un’altra Treviso per mettere in mostra le contraddizioni della Lega che raccoglie firme per salvare il crocefisso nelle scuole, mentre fanno uso di simboli celtici, messinscene pagane e “ampolle del dio Po”.
Anche sabato scorso, al mercato, gli attivisti Luigi Calesso, Anna Mirra, Marcello Stampacchia, hanno distribuito un diverso volantinaggio per mettere in evidenza quello che, secondo loro, quello è il vero problema posto dalla iniziativa leghista ovvero che “si tratta anche, se non soprattutto, di una vera e propria operazione di “distrazione di massa”.
Infatti, sostiene Un’Altra Treviso,” mentre a Treviso i leghisti “difendono il crocifisso” a Roma i, molto più concretamente “difendono Berlusconi” sottoscrivendo il progetto di legge che porterebbe alla conclusione senza sentenza i processi in corso a carico del Cavaliere.
Viene il dubbio, per meglio dire la certezza, che l’operazione “crocifisso” sia un modo per distogliere l’attenzione dei padani da quello che conta veramente, dalla spudorata complicità della Lega nel tentativo di sottrarre Berlusconi al giudizio a cui dovrebbe sottoporsi come ogni altro cittadino.
Si tratta di una legge che chiuderà prima della sentenza processi per i reati di frode, abuso d’ufficio, traffico di rifiuti, truffa, corruzione, ricettazione, sfruttamento della prostituzione in decine di migliaia di casi e per decine di migliaia di imputati, per raggiungere lo scopo di chiudere tre processi e salvare un imputato, il Cavaliere”.
Secondo gli attivisti di Un’Altra Treviso visto che questa legge non piace ai ‘padani’ i leghisti avrebbero individuato una precisa strategia: “a Veneti e Lombardi riempiono la testa con la “difesa della religione cristiana”, mentre loro in Parlamento (coperti appunto dalla cortina fumogena “religiosa”) si occupano senza tanto strepito della molto meno ostensibile ma molto più concreta “difesa di Berlusconi”. Noi pensiamo che i ‘padani’ non ci cascheranno”.