Costi energetici alle stelle, dal 2019 bollette più che raddoppiate per le imprese. CNA Treviso lancia l’allarme: «Nel 2025 in arrivo la tempesta perfetta sul manifatturiero»
L’Associazione di categoria artigiana interviene sul caro energia. Dal 2019 al 2024 le bollette per le aziende sono raddoppiate
| Redazione |
Il 2025 potrebbe essere l’anno della tempesta perfetta sul settore manifatturiero artigiano. Un comparto centrale per il tessuto economico trevigiano, ma che ora rischia di attraversare un periodo nero. L’allarme di CNA Territoriale di Treviso riguarda in particolare il tema dei costi energetici, più che raddoppiati dal 2019 ad ora. Da un’indagine effettuata da CNA, tra il 2019 e il 2024 il prezzo medio del gas per le aziende è passato da 0,20 euro al metro cubo a 0,38 euro al metro cubo (imposte escluse). Nello stesso periodo, il prezzo dell’energia elettrica è passato da 5 centesimi kilowattora a 10 centesimi kilowattora (imposte escluse). Si tratta sostanzialmente di un raddoppio dei costi in 5 anni. Ma c’è di più: i dati indicano che dalla primavera 2024 ad oggi gli stessi prezzi hanno subito un ulteriore aumento medio del 50%, sia per il gas che per l’energia elettrica. Aumenti che hanno già messo in ginocchio centinaia di imprese in tutta Italia. Sul tema dell’energia, CNA a livello nazionale e regionale sta lavorando da tempo per cercare soluzioni per le piccole medie imprese.
Già nel 2012 in Veneto, CNA ha costituito un gruppo d’acquisto di energia elettrica e gas naturale, denominato Consorzio APE, cui hanno aderito 400 imprese a livello regionale. Grazie ad APE le imprese hanno risparmiato mediamente il 25-30% sui costi energetici in questi anni. Ma tutto ciò non è sufficiente. L’appello di CNA Territoriale di Treviso va direttamente al governo centrale. Da un lato la richiesta è di un rapido avvio del piano Comunità Energetiche, di cui molto si parla, ma che stenta a partire. Ma soprattutto, si richiede di dare forte impulso al programma “Transizione 5.0”, inserito nel decreto PNRR (pubblicato a marzo 2024 sulla Gazzetta Ufficiale). Un piano da 15 miliardi di euro di fondi europei da utilizzare come incentivi per l’efficientamento energetico delle imprese, ma che a quasi un anno di distanza rimane sostanzialmente fermo per eccessivi paletti burocratici e per le difficoltà di accedere agli incentivi stessi per le piccole e medie imprese. Se la Legge Finanziaria ha previsto di dare una spinta al piano, l’appello di CNA è di fare presto, perché la situazione per le imprese è divenuta ormai insostenibile.
«Quello manifatturiero è un settore cardine nel tessuto economico trevigiano, che ha saputo resistere anche in momenti di grossa difficoltà come gli anni della pandemia – dichiara Luca Frare, presidente CNA territoriale Treviso -. Oggi invece le imprese si trovano a dover far fronte a costi energetici esorbitanti, che in 5 anni sono più che raddoppiati. Ci appelliamo al governo affinché si sblocchino realmente le procedure legate al programma Transizione 5.0, liberando i fondi necessari all’efficientamento energetico delle piccole e medie imprese. Il momento attuale, tra l’altro, è particolarmente favorevole per questi interventi: il caro energia e la diminuzione dei costi dei pannelli fotovoltaici rendono particolarmente vantaggioso fare un investimento di questo tipo, accorciando i tempi di recupero dei costi dell’investimento stesso. Chiediamo dunque al governo di accelerare sulla ‘Transizione 5.0’, rendendo le procedure snelle e i fondi accessibili in tempi rapidi, altrimenti il mondo artigiano ed in particolare il comparto manifatturiero rischiano un default senza precedenti”.
Iscriviti alla Newsletter di OggiTreviso. E' Gratis
Ogni mattina le notizie dalla tua città, dalla regione, dall'Italia e dal mondo