Patente a crediti, CNA scrive alle autorità per la proroga dell’entrata in vigore: «Rinvio di almeno sei mesi»
Preoccupazione e agitazione nel comparto dell’edilizia per l’entrata in vigore della patente a crediti il 1º ottobre 2024. CNA mandamento di Treviso ha inviato nei giorni scorsi una lettera ai Parlamentari eletti in provincia di Treviso, al Prefetto, al Presidente della CCIAA, al Presidente della Provincia e ai Sindaci.
Vi si legge: “Vi scriviamo per esprimere la preoccupazione di molti imprenditori e imprenditrici riguardo all'imminente entrata in vigore della legge sulla patente a crediti nel settore dell'edilizia, prevista per il 1º ottobre. Nonostante l'intento di professionalizzare il settore e garantire la sicurezza nei cantieri, la mancanza di un decreto attuativo e l'inattività del portale per le procedure sollevano seri interrogativi sulla sua attuazione”.
«Chiediamo alle autorità del territorio il sostegno in questa battaglia di migliaia di imprenditrici ed imprenditori della provincia di Treviso che invocano, per motivi oggettivi, un rinvio di almeno sei mesi dell'entrata in vigore della patente a crediti - afferma la presidente della CNA mandamentale di Treviso Lucia De Bortoli – È fondamentale che il governo prenda il tempo necessario per definire le modalità operative e garantire che le disposizioni legislative siano applicabili».
La legge 56/2024 introduce la patente a crediti per le aziende che operano nei cantieri ma, senza il decreto attuativo e un portale funzionante, le aziende si trovano in una situazione di incertezza che potrebbe compromettere la loro operatività. Per ridurre gli infortuni sul lavoro, del resto, sarebbe sufficiente far rispettare le normative esistenti, evitando di aggiungere ulteriore burocrazia.
«La CNA mandamentale di Treviso - sostiene il direttore Fabrizio Geromel - propone alcune azioni prioritarie per affrontare la sicurezza nei cantieri, che comprendono il rigoroso rispetto delle normative, il contrasto alla pratica del massimo ribasso, una formazione adeguata per tutti gli operatori, una normativa chiara sulla qualificazione delle imprese».
Da tempo CNA chiede una legge che stabilisca criteri chiari per avviare un’impresa edile, similmente a quanto avviene per gli impiantisti elettrici ed idraulici, i quali devono possedere titoli professionali e seguire corsi di aggiornamento.
«Ribadiamo che il posticipo dell'entrata in vigore della legge sulla patente a crediti – puntualizza la presidente De Bortoli - non significhi opporsi alla sua implementazione, ma piuttosto garantire che venga attuata in modo efficace e responsabile. Questo approccio permetterà di costruire un settore edilizio più sicuro e competente, pronto ad affrontare le sfide future».