CASTELFRANCO - Che il sole d’agosto, complice una rovente campagna elettorale, possa aver scaldato gli animi di molte persone, è giustificabile. Tuttavia, quando dalle semplici prese in giro per questioni politiche si passa alle offese personali, allora la questione cambia e diviene decisamente più seria. Lo sa bene Mario Bertolo, coordinatore di Articolo 1 a Castelfranco, che ha deciso di ricorrere alle vie legali dopo un diverbio nato su Facebook.

Il casus belli è stato dato dall’invito rivolto da Bertolo alla lista del Movimento 5 Stelle di Castelfranco di riunire le forze a sostegno di Sebastiano Sartoretto, candidato sindaco con tre liste civiche di centro-sinistra. La mano tesa da Bertolo si fondava sulla collaborazione tra tutte le forze di opposizione comunale durante i 5 anni della legislatura, la cui naturale evoluzione, secondo l’esponente di Articolo 1, era il sostegno di un unico candidato.

Uscito l’appello su Facebook, gli utenti si sono naturalmente divisi tra i favorevoli e i contrari a questa proposta. Tra quest’ultimi, alcuni personaggi hanno letteralmente “esagerato con le critiche”, scadendo nell’offesa e nella diffamazione, suscitando la reazione di Bertolo: «Sono quindi abituato a sentire e accettare critiche di tutti i tipi e di tutte le gravità, quello che non posso accettare è che quando non si hanno "argomentazioni" per proporre qualcosa di diverso, si passi all'attacco o peggio alle offese sul piano personale». 

Per tale motivo Bertolo si è rivolto alla Polizia postale e successivamente ai Carabinieri, per depositare una querela nei confronti di queste persone. «L'ho fatto, seppur a malincuore – commenta Bertolo – per inviare un segnale "più generale" affinché certe nuove tecnologie, che in breve tempo arrivano a migliaia di persone, non vengano usate per screditare. Nel mio impegno politico ho sempre messo al primo posto la correttezza, senza ricevere alcun vantaggio, anzi. È vero che il clima elettorale è "surriscaldato" per non dire "pesante", ma non giustifica certi comportamenti e da qualunque parte politica o sociale arrivino sono da rigettare».