Parola d’ordine a Castelfranco: “scongiurare il commissariamento”
Grandi manovre in città per consentire a Marcon di fare dietrofront
CASTELFRANCO – Dimissioni “provvisorie” a Castelfranco Veneto per il sindaco che ha tempo ancora fino al 14 luglio per ripensarci e pare proprio che in tal senso si stia lavorando alacremente in città. Da giorni si susseguono notizie e indiscrezioni su trattative volte e ricomporre la maggioranza leghista castellana anche se ad onor del vero non è mai venuta meno visto che i tre dissidenti Stefano Pasqualotto, Giovanni Cattapan e Viviana Gatto, passati ad ottobre nel gruppo misto, non hanno mai fatto mancare il sostegno alla maggioranza.
La questione sembra essere che il primo cittadino dimissionario, Stefano Marcon, non intenderebbe tornare al governo della città dovendo contare sul sostegno dei tre. Si è parlato del gruppo misto come di una manipolo che terrebbe in scacco la maggioranza ma a suffragio della tesi più che esternazioni di fatti concreti si sono sentiti sfoghi e stizza. Ad ogni modo la missione in corso ora sembra quella di poter contare su una maggioranza “extra gruppo misto”. Il sindaco potrebbe quindi tornare, facendo un dietrofront rispetto alle sue dimissioni, ma solo nel caso di una maggioranza “indipendente” dai tre dissidenti, anche solo per un voto di differenza.
Pare che le trattative fino ad ora siano state proficue e che per chiuderle la partita, con un esito positivo, manchi solo la disponibilità di una consigliera comunale non meglio precisata. Va comunque detto che anche portando a casa una maggioranza “indipendente” che numericamente si regge solo su un voto di scarto, governare non sarà certo una strada in discesa, anzi. Se fino ad ora vi sono state non meglio precisate interferenze o malumori in una maggioranza comunque solida dal punto di vista dei numeri, viceversa, con un solo consigliere a garantire la governabilità sarà rischioso.
Basterebbe un’indisposizione, l’assenza anche solo di un componente a far vacillare il governo di Castelfranco. Ad ogni modo c’è ancora tempo perché accada qualsiasi cosa e soprattutto che i “se”, i “ma” e i “però” si dissolvano. Intanto Marcon dalle sue pagine social cita Marzio Favero, attualmente consigliere regionale nonché ex sindaco di Montebelluna: “La disciplina è fondamentale per riuscire a dare risposte ai cittadini…”. Frase che si riferisce ai tre dissidenti, per i quali Favero ha auspicato addirittura le dimissioni anche se resta da capire perché a oggi la Lega non li abbia espulsi, visto che in comuni anche contigui non sono mancate le epurazioni per i tesserati che hanno avuto comportamenti non graditi.
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