Omar Modolo brilla alla tappa italiana dell’Europeo CrossCar
«Abbiamo lavorato tanto, e un risultato come questo è frutto di un vero lavoro di squadra. Continueremo a impegnarci per migliorare ulteriormente»
MOTTA DI LIVENZA - Il pilota trevigiano Omar Modolo di Motta si è distinto alla nona tappa del Campionato Europeo Xc CrossCar Fia, tenutasi a Maggiora, in Piemonte. L’evento ha visto la partecipazione di 44 piloti provenienti da 14 nazioni, un numero significativo che ha reso la competizione ancora più avvincente.
La gara
Modolo ha iniziato il weekend con una qualifica positiva, che gli ha garantito la prima fila nella prima manche. Le manche successive (2 e 3) lo hanno visto continuare con una guida precisa e costante, piazzandosi sempre al terzo posto. Un risultato notevole, soprattutto considerando che nella terza manche è riuscito a rimanere tra i primi tre nonostante un ammortizzatore danneggiato.
In semifinale, Modolo ha mantenuto il ritmo e ha ottenuto un ottimo piazzamento, garantendosi l’accesso alla finale, dove si sono sfidati i dieci migliori piloti. La finale, priva di margine di errore, è stata affrontata con grande determinazione dal pilota trevigiano, che ha percorso tutti i giri senza sbavature, mostrando una guida impeccabile. Il risultato finale ha visto Modolo concludere all’ottava posizione, primo tra gli italiani in gara.
Le dichiarazioni di Modolo
«Ho cercato di mantenere una velocità costante per tutta la gara», ha commentato Modolo al termine della competizione. «Nel campionato europeo, anche un centesimo può fare la differenza. Non ho commesso errori e sono soddisfatto di questo ottavo posto».
Il pilota ha ringraziato il suo team per il lavoro svolto: «Abbiamo lavorato tanto, e un risultato come questo è frutto di un vero lavoro di squadra. Continueremo a impegnarci per migliorare ulteriormente». Modolo ha infine espresso gratitudine verso gli sponsor e le persone che lo supportano: «Ringrazio chi mi segue e chi crede in me, il loro sostegno è fondamentale per raggiungere questi traguardi».
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