TREVISO – Il giudice di pace gli concede di scontare «a rate» la sospensione della patente per non perdere il lavoro. Questa l’innovativa sentenza emessa dal tribunale di Treviso per un 30enne autotrasportatore a cui era stata sospesa la patente per guida in stato di ebbrezza. Grazie al ricorso presentato dal suo avvocato, il 30enne potrà guidare dal lunedì al venerdì e consegnerà la patente ai carabinieri nei fine settimana e durante le ferie.

La sospensione della patente risale al 2007 quando l’autotrasportatore di Maserada sul Piave, allora 25enne, fu trovato positivo all’alcoltest con 1 grammo litro di alcol nel sangue. Il permesso di guida gli fu sospeso per un anno. Poi, nel 2008, ha subito un decreto penale di condanna del gip che estendeva il periodo di sospensione di altri 4 mesi. La sentenza è diventata esecutiva però solo nel 2011 quando l’allora 25enne era ormai un 30enne con una figlia piccola da mantenere e un nuovo lavoro come autotrasportatore. «Una sentenza che l’avrebbe messo in ginocchio, senza la patente non poteva lavorare – spiega l’avvocato Salvatore Cianciafara –, e quindi nemmeno garantire l’assegno di mantenimento alla figlioletta e il suo stesso sostentamento. Per questo abbiamo presentato il ricorso proponendo una soluzione innovativa».

Il legale ha presentato un ricorso al giudice di pace, proponendo che il ritiro della patente fosse «rateizzato» nei fine settimana e durante le vacanze. Il giovane ha già scontato 32 giorni dei 4 mesi aggiuntivi, e godrà nel corso dell’anno di 22 giorni di ferie, quindi gli restano 66 giorni di sospensione. Il legale ha quindi chiesto l’uomo possa lavorare durante la settimana ma consegni la patente dalle 19 del venerdì alle 12 della domenica, per un totale di 40 ore la settimana, e durante le ferie, per il periodo da marzo a dicembre fino ad esaurimento dei giorni residui. Il giudice di pace Giorgio Pizzol ha accolto il ricorso anche sulla base del parere favorevole della Prefettura che ha incaricato i carabinieri di Maserada di vigilare sul rispetto della rateizzazione e di ritirare e riconsegnare la patente «E’ un sentenza che non ha precedenti – conclude Cianciafara -, che sta già funzionando bene e che ha dato la possibilità al mio cliente di non perdere il lavoro».