ROMA - La Direzione Nazionale del PD, di cui fanno parte le due parlamentari trevigiane, Laura Puppato e Simonetta Rubinato, ha approvato un ordine del giorno, con il quale si è aperta una nuova fase parlamentare.

Enrico Letta, ormai Presidente del Consiglio dimissionario, ha preso atto della nuova situazione.

Alle due parlamentari, che hanno partecipato ai lavori, abbiamo chiesto di commentarli. Questo il loro contributo.

Laura Puppato: " Lo scenario che io vedo e' questo. C'è una forza che vuole restaurare ed è FI, per quanti maquillage si faccia o si faccia fare e' il partito nato per servire il padrone, il padrone è lo stesso e nulla cambierà. C'è una forza i 5S che vuole sfasciare tutto, non è un partito, non intende esserlo, ne farlo in modo democratico rispettando l'art. 49 della costituzione, per dimostrare che è l'unica in grado di dare le carte, servendo però sempre un altro padrone - forse più d'uno, due - e dimostrare così che la democrazia in Italia non è matura, ha bisogno di una guida che la tolga dall'Europa e le permetta di fare tutto da sola, magari senza il controllo di alcuno.. C'è il partito democratico e altri partiti che stando nell'alveo della democrazia parlamentare sono chiamati a garantire in una crisi devastante come questa la ri-nascita del Paese.

Ma allora che cos'è cambiato oggi, rispetto a ieri? Che il mondo fuori non vuole più attendere, vuole accelerare, sulle riforme e sulle scelte politiche da fare.....dalla scuola al lavoro, dalla fiscalità al tema dell'innovazione, della Pubblica Amministrazione e del territorio. Lo stanno chiedendo tutti, dai sindacati alla Confindustria. A noi spetta procedere, ma - la diversità sta qui - con quel coraggio anche di rompere schemi e alleanze che non abbiamo avuto nel corso di questi 10 mesi di governo. Anche sapendo che con "la va o la spacca" si può mettere in conto che si debba tornare a votare,perché se solo dai a vedere che soggiaci ad un qualsiasi non dico ricatto - dico condizione non contemplata o non accettabile - torneremo nella palude. E non si può. Io non ci sto, La partita e' severa, rischiosa, aperta. Le insidie sono presenti dentro e fuori ma la partita è per l'Italia. Chi non è interessato e pensa di galleggiare per arrivare a fine 2018 sappia che non avrà scampo. Per questo o meglio solo a questa condizione,con questo rinnovato metodo e obiettivo, sono disposta ad una difficile, comune scommessa".

“Il Pd oggi ha accolto la sfida di accelerare i tempi del cambiamento, con responsabilità e coraggio, recuperando al più presto lo scollamento con la parte produttiva e sociale del Paese”. E’ quanto afferma Simonetta Rubinato, commentando l’esito della Direzione del Pd che oggi ha dato mandato al segretario Matteo Renzi di aprire una fase nuova nel governo nazionale. “Sappiamo che gestire un governo di larghe intese è impresa assai faticosa - commenta la parlamentare del Pd - e va riconosciuto ad Enrico Letta di averci provato con grande impegno, ma è indubbio che l’azione riformatrice chiede ben altro coraggio. Pensiamo soltanto alla vicenda Imu, oppure alle grandi aspettative create ad esempio sul taglio del cuneo fiscale poi concretizzatesi in risultati irrisori. Troppe volte noi parlamentari ci siamo trovati in Commissione rappresentanti di Governo che rispondevano alle richieste con il bilancino della Ragioneria dello Stato”. Secondo l’on. Rubinato “ora Renzi, forte anche del consenso ottenuto attraverso le primarie, ha l’occasione per dimostrare al Pd e agli italiani che il cambiamento si può fare, cercando in Parlamento il consenso delle altre forze politiche senza il voto delle quali non si possono fare né le riforme istituzionali né quelle economiche di cui ha grande necessità il nostro Paese. Noi parlamentari siamo pronti a fare la nostra parte sperando che la politica torni ad essere protagonista su una gestione troppo ragionieristica del governo”.

Questo il commento dell'altra parlamentare trevigiana, Floriana Casellato:"Letta domani salirà al Quirinale per presentare le sue dimissioni. Quindi, successivamente, consultazioni e nuovo incarico di fiducia, verosimilmente a Renzi. Ora, però, servono scelte, azioni e concretezza, nel rispetto di tutti, con contenuti seri che motivino questa scelta traumatica. Questa giornata porta con sé molte riflessioni, qualche dubbio, molta fatica. Domenica ci saranno le assemblee di area, in tutta la provincia di Treviso, per votare la mozione regionale. Conto di incontrare gli iscritti, la nostra base, per ascoltare tutti, confrontarci, e capire insieme dove vogliamo andare."