TREVISO – Trovato l'accordo tra Osram e sindacati. L’intesa, siglata tra l’azienda tedesca leader mondiale dell’illuminazione e i rappresentanti dei lavoratori dello stabilimento trevigiano, è arrivata ieri.

 

I 75 esuberi previsti, su 582 dipendenti diretti (senza considerare gli interinali), saranno gestiti tramite un articolato piano di cassa integrazione e contratti di solidarietà e di una serie di incentivi (fino a 70mila euro), anche per chi voglia uscire spontaneamente o chi, attraverso la mobilità, possa essere accompagnato alla pensione. Inoltre, l’azienda riconferma il ruolo strategico dello stabilimento trevigiano come centro di ricerca, sviluppo e creazione, impegnando per il polo di Castagnole, 7,5 milioni nei prossimi due anni.

 

Soddisfatti i sindacati soprattutto per il piano industriale che riconferma il ruolo strategico per lo stabilimento del gruppo dove oltre un centinaio di persone sono impegnate nello sviluppo di nuovi prodotti poi realizzati in altre fabbriche. Insieme ai centri di Monaco, Berlino ed Augsburg, anche Treviso continuerà a fare ricerca. Una decisione in controtendenza, spiegano i rappresentanti dei sindacati di categoria Filtcem Cgil, Femca Cisl e Uilcem Uil che hanno seguito la trattativa, rispetto al piano di delocalizzazione e tagli che la Osram sta facendo in tutto il mondo con la chiusura di molti stabilimenti (da 42 stabilimenti nel mondo del 2011 ai 34 di fine 2014). L'accordo ha già ottenuto il via libera da parte degli stessi lavoratori nell'apposito referendum, tenutosi nei giorni scorsi: 421 voti favorevoli su 498 partecipanti.