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07 ottobre 2024

Italia

Nuovo Coronavirus, altri due casi in Italia

| Carlo De Bastiani |

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| Carlo De Bastiani |

Nuovo Coronavirus, altri due casi in Italia

ROMA - Salgono a tre i casi di nuovo Coronavirus in Italia. Si tratta della nipotina di soli due anni e di un collega di lavoro del primo paziente, un 45enne giordano di origine palestinese, che vive in Italia ma che di recente è stato in Giordania. Uno dei suoi figli sembra soffrisse di una forma influenzale non meglio specificata. Al ricovero al 'Careggi' di Firenze presentava febbre alta, insufficienza respiratoria e tosse. Adesso è in isolamento, ma in buone condizioni.

"I due nuovi casi - comunica il ministero della Salute- si riferiscono a una bambina di circa due anni, facente parte della famiglia del primo paziente, e a un collega di lavoro dello stesso. Entrambi i pazienti sono ricoverati in isolamento presso strutture sanitarie di Firenze''. Il Ministero della Salute segue ''con attenzione la situazione, in contatto stretto con le autorità sanitarie toscane. La trasmissione dell'infezione da ammalati a persone che hanno avuto contatti stretti e prolungati con essi è già stata documentata, anche in Europa, in ambiente domestico e ospedaliero''.

Nessun allarme, ma mantenere "alta l'attenzione" perché "potrebbero verificarsi ulteriori casi". A dirlo all'Adnkronos Salute Gianni Rezza, responsabile del Dipartimento di malattie infettive, parassitarie e immunomediate dell'Istituto superiore di sanità. "E' importante che sia stata attivata la sorveglianza dei familiari dell'uomo e delle persone che sono entrate in contatto con lui in ospedale". Per questo a Firenze una quindicina tra medici e infermieri, venuti a contatto con il primo caso italiano di Coronavirus, sono sotto osservazione.

"Non si tratta di un caso autoctono, ma d'importazione - dice all'Adnkronos Salute Walter Ricciardi, direttore dell'Istituto di Igiene all'università Cattolica di Roma -. La malattia comunque va tenuta sotto controllo. In futuro i casi di nuovo Coronavirus potrebbero infatti aumentare". "La parola Sars fa paura - riflette Ricciardi -, ma questo virus non sembra aggressivo, né dotato di una virulenza o patogenicità particolare. Nei prossimi giorni però potrebbero registrarsi in Italia nuovi casi, fra i soggetti che hanno avuto stretti e prolungati contatti con il paziente, come i suoi familiari. La situazione dunque non è allarmante, ma va tenuta sotto controllo, perché il virus, la cui origine non è ancora nota, continua a circolare nei Paesi del Medio Oriente".

"Complimenti ai sanitari italiani e auguri di buona guarigione al paziente: perché sul nuovo Coronavirus non bisogna abbassare la guardia, ma senza allarmismo" dice il presidente Amsi (Associazione Medici di origine Straniera in Italia) Foad Aodi. L'Amsi invita "a non abbassare la guardia ma senza allarmismo, per non creare pregiudizi e paura verso alcuni Paesi e gli immigrati".

A invitare i Paesi membri a continuare la sorveglianza è anche l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), che nel suo bollettino parla di cinquanta casi confermati nel mondo con l'ultimo episodio registrato, notificato dal ministero della Salute dell'Arabia Saudita, un bilancio che ancora non tiene conto del caso confermato ieri in Italia. A livello globale, dal settembre 2012 ad oggi sono trenta i decessi.

L'Oms ha ricevuto segnalazioni di casi confermati in laboratorio e originari da Giordania, Qatar, Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti, mentre Francia, Germania, Tunisia e il Regno Unito hanno riportato casi d'importazione e il contagio di persone entrate in stretto contatto con i pazienti.
 

 



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Carlo De Bastiani

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