Parro neocampione italiano di ciclocross: "Il segreto? La passione per la bici. E mia moglie"
Intervista al neo-tricolore in forza allo Zero Cinque Bike Team
| Angelo Giordano |
ODERZO – Una vittoria che conferma il talento e la dedizione di Giovanni Parro, atleta dello Zero 5 Bike Team di Motta di Livenza, che si è laureato campione italiano di ciclocross nella categoria Master 8 ai Campionati Italiani tenutisi domenica 12 dicembre a Faè di Oderzo. Parro, già vincitore di quattro titoli italiani, si racconta in un’intervista, ripercorrendo il percorso che lo ha portato a trionfare ancora una volta.
Giovanni, cosa significa per te questo titolo?
"È un’emozione incredibile, soprattutto perché ero il detentore del titolo conquistato lo scorso anno a Cremona. Questa vittoria conferma le mie capacità e ripaga tutti i sacrifici fatti. Fortunatamente stavo bene, e durante la gara non ci sono stati imprevisti meccanici o ostacoli particolari: ho potuto rispettare le aspettative e portare a casa il tricolore."
Il ciclocross è una disciplina complessa e imprevedibile. Qual è stata la tua esperienza con i guasti meccanici?
"Purtroppo, fanno parte di questo sport. Ci sono state occasioni in cui ho perso titoli per problemi tecnici. Ricordo ancora l’Idroscalo di Milano, quando ho rotto il cambio nell’ultimo giro e ho finito la gara con la bici in spalla, arrivando comunque secondo. Oppure a Trento, dove una buca ha deformato la ruota anteriore e ho concluso con i rim brake praticamente inutilizzabili. Nonostante tutto, queste esperienze mi hanno reso più determinato."
Come è nata la tua passione per la bici?
"Ho iniziato a 28 anni, dopo aver praticato l’atletica. Inizialmente mi dedicavo alle gare in salita, ma tutto è cambiato quando sono stato contattato dal team Comprex Cucine. Mi hanno proposto di cimentarmi nel ciclocross, e nonostante avessi appena comprato una bici da strada, mi hanno fornito l’attrezzatura necessaria. Da quel momento, ho conquistato diversi titoli prestigiosi."
Come sei arrivato allo Zero 5 Bike Team?
"Dopo che la Comprex ha interrotto il supporto alla squadra, cercavo un’alternativa. Conoscevo Livio, il meccanico dello Zero 5 Bike Team, che è un vero mago della manutenzione. Nonostante il team avesse risorse limitate, sono entrato a far parte del gruppo, rinunciando ad altre offerte. Per me era importante trovare un ambiente in cui sentirmi a casa."
Qual è il tuo segreto per mantenere questo livello di competitività?
"La costanza negli allenamenti, il controllo del peso e soprattutto il supporto di mia moglie Gabriella, che è la mia personal trainer. Lei vive le gare con me, mi aiuta nei box e garantisce che la bici sia sempre pronta. Questa intesa è fondamentale, mi dà sicurezza e motivazione."
Quali sono i tuoi prossimi obiettivi?
"In passato, ho conquistato un terzo posto agli Europei e un sesto ai Mondiali in Belgio. Quest’anno i Mondiali si terranno a Varese, e farò del mio meglio per portare sul podio i colori dello Zero 5 Bike Team."
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