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06 maggio 2024

Castelfranco

IL PREMIO SAN LIBERALE A SHAHBAZ BHATTI

Un testimone-martire pakistano direttore dell’Apma

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IL PREMIO SAN LIBERALE A SHAHBAZ BHATTI

CASTELFRANCO Il Premio San Liberale quest’anno è andato ad un testimone-martire: Shahbaz Bhatti. Nato nel 1968 da una famiglia cattolica pakistana, uomo di profonda fede, è stato direttore dell'Alleanza di tutte le Minoranze in Pakistan (APMA) a servizio di una convivenza pacifica e rispettosa dei diritti di tutti nel suo paese.

Il Pakistan è un paese a maggioranza islamica nel quale le discriminazioni segnano la convivenza, minando non solo la libertà di espressione religiosa, ma gli stessi diritti fondamentali della persona. Fin da giovane, le sue energie e la sua opera furono profuse per il sostegno dei poveri, dei perseguitati, per la difesa degli oppressi soprattutto a causa della loro appartenenza religiosa. Stimato per la sua opera, nel 2008 fu nominato Ministro per le Minoranze Religiose. E proprio a motivo della sua tenace e coraggiosa lotta per i diritti di tutti e per aver tessuto instancabilmente il dialogo interreligioso, fu tragicamente assassinato il 2 marzo 2011.

Shahbaz Bhatti era ben consapevole del rischio di essere ucciso. Ma aveva un desiderio: "Voglio solo un posto ai piedi di Gesù. Voglio che la mia vita, il mio carattere, le mie azioni parlino per me e dicano che sto seguendo Gesù Cristo. Tale desiderio è così forte in me che mi considererei un privilegiato qualora - in questo mio battagliero sforzo di aiutare i bisognosi, i poveri, i cristiani perseguitati in Pakistan - Gesù volesse accettare il sacrificio della mia vita (dal Testamento Spirituale)".

"Questo è il laico cristiano - spiegano dalla Parrocchia del Duomo di San Liberale - colui che parla con la sua esistenza prima ancora che con le sue parole. Le nostre opere non devono semplicemente dire le nostre qualità, ma il nostro essere discepoli. Possiamo veramente dire che la sua ceita e la sua morte parlano per lui: hanno parlato di Colui che per salvare la propria vita l'ha perduta, cioè l'ha donata".

Venerdì scorso si è raccolta la testimonianza su di lui direttamente dalla voce del dottor Paul Bhatti, fratello di Shahbaz, che ha preso il suo posto all'interno del Governo pakistano. È stato in Teatro Accademico e poi alla santa messa in cui ha ricevuto il premio San Liberale assegnato alla memoria del fratello. È stata anche l'occasione per sostenere in Pakistan il progetto di un Centro di formazione per donne cattoliche riscattate dalla violenza dei loro padroni di lavoro.

 



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