Profondo rosso a Piazza Affari Giù titolo Mps, affonda Saipem
MILANO - Giornata nera per Piazza Affari con l'indice Ftse Mib che cede il 3,36% a 17.290 punti trascinata da Saipem, Mps ed Eni. In calo anche i listini europei complice il dato preliminare sul Pil Usa del quarto trimestre, inferiore alle attese degli analisti. A fine seduta Francoforte cede lo 0,47%, mentre Parigi perde lo 0,54%. Ribassi frazionali per Amsterdam -0,15%, Lisbona -0,16% e Londra -0,25%, in territorio negativo anche Madrid -0,82% e Zurigo -0,94%.
Le perdite segnate fin dall'avvio a Piazza Affari si ampliano nel pomeriggio, nonostante l'esito dell'asta del Tesoro che ha ha collocato Btp a 5 e 10 anni per 6,5 miliardi di euro a rendimenti più bassi rispetto al passato. Il differenziale tra Btp e omologhi tedeschi sale a quota 257.
Sul listino principale flessione a due cifre per Saipem (-34,29% a 20,01 euro) con il profit warning sull'utile 2012 e 2013, in calo anche Eni (-4,71% a 18,40). Volume 'record' per Saipem con quasi 45,3 milioni di pezzi passati di mano.
La Consob ha deciso di vietare le vendite allo scoperto sul titolo Saipem. Il divieto, spiega in una nota la Commissione, è stato adottato in applicazione dell'articolo 23 del Regolamento comunitario in materia di 'Short Selling', tenuto conto della variazione di prezzo registrata oggi dal titolo (superiore alla soglia del 10%). Il provvedimento è in vigore nella seduta borsistica di domani. Il divieto riguarda le vendite allo scoperto assistite dalla disponibilità dei titoli. Con ciò viene estesa e rafforzata la portata del divieto di vendite allo scoperto nude, già in vigore per tutti i titoli azionari dal primo novembre scorso in virtù del Regolamento Comunitario.
La Consob, oltre al monitoraggio del titolo, ha avviato degli accertamenti sul collocamento di titoli Saipem da parte di Bank of America. Sotto la lente della Commissione l'operazione di collocamento del 2,2% del capitale di Saipem, fatta prima dell'annuncio del profit warning.
Nuova seduta sotto i riflettori per Mps (-9,46% a 0,242 euro) mentre l'inchiesta della magistratura non si ferma. In rosso anche il resto del comparto: Bpm -4,20%, Banco Popolare -3,72%, Unicredit a 4,618 (-3,71%), Ubi Banca -3,10%, Mediobanca -2,43%, Bper -2,41% e Intesa Sanpaolo a 1,499 euro (-1,64%). Tra i ribassi spicca anche Mediaset -4,46%; Finmeccanica -4,44% e Fiat (-4,83% a 4,456) che ha reso noti i risultati dell'esercizio 2012. Maglia rosa, invece per Luxottica +2,26%; rialzi frazionali per Ferragamo +0,32% e Atlantia +0,29%.
(Adnkronos/Ign)