Profughi, aperta l'ex sede della Treviso Servizi per accoglierli
Manildo: “Trovata un’altra soluzione tampone per evitare la vergogna della stazione”, potranno rimanere fino al 14 luglio
| Isabella Loschi |
TREVISO - Nuovi profughi in arrivo in queste ore nella Marca. Ed è allarme accoglienza. Le cooperative, la Caritas e il “PalaAldo” nella parrocchia di Paderno di Ponzano, sono già pieni e non possono dare ospitalità ad altre persone.
Questa mattina il Comune si è attivato per trovare l’ennesima soluzione tampone per evitare di dover lasciare, ancora, i migranti ammassati, per terra, in stazione. Questa mattina in accordo con la prefettura è stata aperta l’Area Uno in via Santa Barbara. Dieci i profughi che già in serata troveranno alloggio nella struttura.
“Davanti al rischio che a Treviso si scrivesse un’altra pagina vergognosa come quella di qualche giorno fa in stazione, ci siamo subito attivati per trovare un’altra soluzione ‘tampone’ – dichiara il sindaco Giovanni Manildo - L’emergenza profughi, se di emergenza si può ancora parlare, continua a ricadere sulle spalle del Comune di Treviso. Questa mattina ci è stato comunicato l’arrivo di altre dieci profughi che troveranno alloggio nella struttura del comune Area Uno, in via Santa Barbara”. “
"Abbiamo invece escluso ogni possibilità di un ulteriore ricorso all’area della dogana: la pioggia dei giorni scorsi, a causa delle infiltrazioni sul tetto ha creato degli allagamenti. Inoltre per metà luglio l’immobile dovrà essere messo a disposizione degli organizzatori dell’Home Festival come da accordi stabiliti con il settore cultura. In ogni caso – chiude il sindaco – di quel sito non è mai stato considerato di poterne fare un centro di smistamento”.
Nella nuova sistemazione i profughi potranno rimanere al massimo fino al 14 luglio, come è stato previsto dalla convenzione che il vicesindaco e assessore al sociale Roberto Grigoletto, ha inviato alla Prefettura. Entro tale data il Prefetto dovrà trovare una collazione più adeguata.