Resana, rapinata la moglie dell’orafo ucciso 38 anni fa
Il colpo alla gioielleria “Rosso”. Arrestato uno dei responsabili
| Matteo Ceron |
RESANA - Una coppia di malviventi che si sono finti dei clienti ha rapinato oggi a Resana la gioielleria 'Rosso' il cui titolare, Antonio, nel 1975 venne ucciso da rapinatori nell'appartamento sopra il negozio.
Nel mirino della criminalità oggi la vedova Rosso, Antonietta Menegotto di 70 anni e la commessa, una 32enne di Campodarsego (Padova).
Un uomo e una donna, italiani che si esprimevano senza accenti dialettali, vestiti elegantemente, si sono presentati in gioielleria chiedendo di vedere alcuni preziosi; mentre la commessa mostrava i gioielli tolti dalla cassaforte l'uomo ha estratto una pistola, l'ha puntata contro l'anziana commerciante ed ha costretto lei e la collaboratrice nel retrobottega dove la complice ha legato le due donne con nastro adesivo.
A bloccare i criminali l'arrivo di una cliente: l'uomo ha liberato allora la commessa costringendola a trovare una scusa per allontanare l'ultima arrivata.
L'imprevisto avrebbe disturbato i malviventi che dopo aver raccolto alcuni rotoli di gioielli dalla cassaforte aperta sono fuggiti da una porta sul retro. Sul posto i carabinieri di Castelfranco Veneto e medici del Suem che hanno visitato Antonietta Menegotto, visibilmente sotto choc.
I carabinieri hanno fatto scattare immediatamente la caccia ai rapinatori, riuscendo ad arrestarne uno. Si tratta di un uomo di 55 anni, della provincia di Milano.