ROMA – La Camera dei Deputati vota gli emendamenti al c.d. Italicum e spariscono le “quote rosa”, quelle che in tutta Europa, in modo decisamente più avanzato, vengono chiamate “quote di genere”. La battaglia delle 90 “donne in bianco” è persa, non solo dal punto di vista cromatico, tra il rosa shocking della Santanchè e il nero della grillina Lombardi.

Colpa di chi? Il PD è spaccato, lo si desume agevolmente dai numeri, stante la vistosa maggioranza di cui è in teoria dotato il partito di Renzi alla Camera, ma bordate sono arrivate anche da Forza Italia, che teme salti l’accordo tra il Premier e Berlusconi e, aperta una falla, resuscitino anche le preferenze.

E Pippo Civati sfoga sul web il proprio disappunto, anche per aver perso una scommessa con Rosy Bindi: “Non è passato nemmeno il 60-40. Complimenti a tutti. E scusate. Che vergogna. Ho perso una pizza con Rosy Bindi. Che diceva, purtroppo giustamente, che non sarebbe passato nemmeno questo. 298 no contro 253 sì. E il Pd che non dà indicazione di voto, ma lascia libere le coscienze su un emendamento che già era ‘diminuito’ rispetto agli interventi e alle parole altisonanti che si sono udite in aula”.

Adirate le Deputate del Pd: “Il gruppo non ha rispettato l'accordo secondo il quale si sarebbe dovuto votare l'emendamento, dando in tal senso indicazione di voto. I voti a favore sono stati 253 mentre solo noi del Pd siamo 293”. In mattinata all’Assemblea dei Deputati PD Renzi rassicura: "Se ci saranno le condizioni per discutere al Senato di parità di genere, riapriremo la discussione, vi chiedo di chiudere oggi la votazione sulla legge elettorale alla Camera, come da accordi che abbiamo fatto e da decisione della Direzione".

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