Lo sdegno dell’ANPI per il post dei “Giovani AVIS Veneto”, con il saluto nazista di Elon Musk
L’Associazione provinciale di Treviso chiede la rimozione del post pubblicato – Dopo qualche ora il post è stato tolto
TREVISO – Il post sul profilo Instagram dei “Giovani AVIS Veneto”, con la foto del saluto nazista di Elon Musk non è certo passata inosservata. L’immagine è corredata dal commento “Io che dopo aver donato 700ml di plasma saluto tutti e vado a reintegrarli con 750ml di vino rosso”, e ha sollevato un vespaio. A inorridire è stato in primis l’ANPI provincia di Treviso, ma anche molti cittadini comuni hanno reputato quanto meno inopportuno il post. Ecco quanto dichiarato dall’Associazione Partigiani sull'accaduto: «L'ANPI provinciale di Treviso esprime il proprio sdegno e profonda preoccupazione per il post pubblicato dai Giovani AVIS Veneto, in cui viene rappresentato un noto imprenditore internazionale in una posa inequivocabilmente associabile al saluto nazista, accompagnata dal commento "Forza e Onore"».
L’ANPI prosegue: «Questa scelta comunicativa non solo è di pessimo gusto, ma è un insulto ai valori di libertà e democrazia su cui si fonda la nostra Repubblica. Ancora più grave è che un simile contenuto venga diffuso da una realtà associativa di giovani impegnati nel volontariato, un ambito che dovrebbe essere esempio di solidarietà e inclusione. Non si può e non si deve scherzare su certi argomenti. A pochi giorni dal Giorno della Memoria, quando ricordiamo le vittime della Shoah e gli orrori del nazismo e del fascismo, un post del genere non è solo irrispettoso: è allarmante. È la dimostrazione che persino tra le giovani generazioni impegnate in cause nobili, possono infiltrarsi e normalizzarsi messaggi e simboli legati a ideologie totalitarie e antidemocratiche».
Francamente è difficile comprendere le ragioni di un post simile pubblicato alla vigilia del Giorno della Memoria. Da qui le richieste dell’ANPI: «Chiediamo con fermezza ai responsabili di AVIS Veneto: La rimozione immediata del post in questione; Scuse pubbliche per l’offesa arrecata a tutte le persone che si riconoscono nei valori antifascisti e democratici sanciti dalla nostra Costituzione; Un impegno concreto a promuovere percorsi di sensibilizzazione e formazione storica all’interno della loro associazione, affinché episodi di questa gravità non si ripetano mai più. - Quindi le conclusioni -. L'ANPI ribadisce il proprio impegno a vigilare e a denunciare ogni comportamento che banalizzi o, peggio, promuova simboli, gesti e ideologie che offendono la memoria delle vittime e il sacrificio di chi ha lottato per la libertà. La memoria è un dovere e un fondamento imprescindibile della nostra democrazia. Non può e non deve essere violata». Di li a poche ore il post “incriminato” è stato rimosso dalla pagina social dell’AVIS. Ora resta da capire se seguiranno o meno delle scuse o perlomeno una spiegazione a quest’iniziativa.
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