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02 febbraio 2025

Treviso

SICUREZZA SUL LAVORO, SI PARTE DALLA SCUOLA

Unindustria, Inail e Scuola insieme per promuovere la sicurezza sul lavoro e non solo

| Laura Tuveri |

| Laura Tuveri |

SICUREZZA SUL LAVORO, SI PARTE DALLA SCUOLA

Treviso - Unindustria, Inail di Treviso e Rete scuole per la sicurezza uniscono le forze per insegnare sicurezza fin dai banchi di scuola competenze professionali in materia di sicurezza sul lavoro, ma non solo, visto che purtroppo in situazioni che generano infortuni ci si imbatte fra le mura scolastiche e domestiche.

Iniziativa pilota a livello nazionale, il progetto ‘Salute e sicurezza’ 2010 – 2013 prevede, per tre anni a partire dal prossimo anno scolastico, il coinvolgimento di 20 classi 3°, 4° e 5° quindici Istituti tecnici e professionali industriali della provincia. Vi potranno partecipare 500 studenti, pari ad un terzo degli studenti in corso. Le classi che si prenoteranno per prime verranno inserite nel percorso formativo che prevede 124 ore da svolgere prevalentemente in orario scolastico con uscite anche in azienda.

Saranno gli stessi docenti a svolgere le lezioni incentrate, prevalentemente, in materia di prevenzione antinfortunistica per poter affrontare il mondo del lavoro con maggiori conoscenze ed evitare i rischi, sempre in agguato, di infortuni. A chi lo vorrà, ma è facoltativo, viene anche proposto un corso di Pronto soccorso (tipo A) effettuato dai medici del lavoro e di medicina legale dell’Inail e un Corso antincendio (rischio medio) svolto dai vigili del fuoco di Treviso.

I partecipanti che avranno partecipato e concluso con successo il percorso formativo potranno ottenere l’attestazione di partecipazione ai tre corsi, arricchendo così il proprio curriculum, ma soprattutto immagazzinando utili insegnamenti per vita di tutti i giorni. Antonio Salvati, direttore Inail di Treviso, ente che ha partecipato al 50 per cento della spesa del progetto, che complessivamente è costato 220 mila euro (il resto li ha messi Unindustria) ha dichiarato di aver aderito all’iniziativa per tre ordini di motivi.

Per far acquisire ai giovani un bagaglio personale sulla sicurezza, utile ad ogni cittadini perché è importante sapere come evitare situazioni di rischio; per offrire agli studenti ulteriori competenze spendibili per l’inserimento nel mondo del lavoro e anche perché fra le stesse mura scolastiche ogni anno, in Italia, ben 90 mila studenti e 14 mila insegnanti subiscono incidenti.

Per l’Inail prevenire simili situazioni è anche un bene per i bilanci dell’Ente. Alla presentazione dell’iniziativa, stamani mercoledì 21 aprile, a Palazzo Giacomelli, sede di rappresentanza di Unindustria

c’era anche Maria Giuliana Bigardi, dirigente Ufficio scolastico provinciale di Treviso che ha sposato senza se e senza ma l’iniziativa, auspicando che venga copiata anche in altri territori, visto che è proprio da simili iniziative che “la scuola riesce a fare un salto di qualità, passando da un sapere teorico ad un sapere interiorizzato che genera competenze spendibili nel mondo del lavoro” E per far questo Bigardi chiede agli stessi insegnanti di mettersi in gioco sviluppando nuove professionalità.

Luciano Miotto, vicepresidente di Unindustria Treviso delegato alle Relazioni Industriali, Affari sociali e Sicurezza sul lavoro ha fatto sapere che l’iniziativa proposta dal comparto degli industriali del metalmeccanico ha ricevuto unanime adesione da parte del consiglio di Unindustria, a significare che gli imprenditori sentivano fortemente l’esigenza di formare i lavoratori di domani in una materia tanto delicata come quella della sicurezza. L’industriale ha ricordato che fortunatamente il trend delle morti bianche e degli incidenti è in calo. “Bisogna partire dai giovani che sono il nostro futuro e sono coloro che domani ci sostituiranno in tutti i ruoli.

Con questa iniziativa ci proponiamo di stimolare i giovani alla cultura della sicurezza. Obiettivo finale è formare giovani che quando parlano di sicurezza hanno una conoscenza reale del tema perché la sicurezza non è soltanto discutere di norma, ma è avere l’esatta cognizione di come creare sicurezza, avere la cognizione esatta dei rischi, avere la cognizione precisa di come il rischio possa tramutarsi in infortunio, infortuni che molto spesso avvengono il primo giorno di lavoro”.

Quali sono i principali fattori di rischio per l’infortunistica sul lavoro? “Trascurerei gli infortuni in itinere, quelli cioè che avvengono mentre si giunge o si torna a casa dal lavoro perché per questi come industriali possiamo fare ben poco. Nel mondo metalmeccanico, dal quale provengo – spiega Miotto – la maggior parte degli infortuni sono legati alla manumissione delle macchine, talvolta alla non conoscenza dei rischi dei macchinari, alal mancanza di lettura dei manuali di istruzione, ma anche all’eccesso di sicurezza da parte del lavoratore, soprattutto di quello che ha più anni di anzianità.

I giovani non conoscono a sufficienza i rischi, le persone più mature talvolta peccano di spavalderia, ma bisogna fare attenzione a non affidarsi troppo alla fiducia in se stessi. Questi sono i due elementi su cui serve creare sensibilità. Alla conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa.

Stamani erano anche presenti Alberto Cesco – Frare, Coordinatore di Rete di scuole per la sicurezza, Ennio Bianco, vicepresidente di Unindustria Treviso delegato alla Scuola e Giorgio Zanchetta, presidente Gruppo metalmeccanico Unindustria Treviso. Il progetto prenderà il via con l’inizio del prossimo anno scolastico mentre per gli insegnanti coinvolti saranno realizzati dei seminari già dalle prossime settimane.

Al termine del percorso didattico gli allievi conosceranno i più importanti fattori di rischio che possono essere presenti in un ambiente di lavoro, a partire da quelli maggiormente legati al proprio indirizzo di studio e presenti nel proprio ambiente scolastico; approfondiranno le conoscenze tecniche del proprio indirizzo di studio, integrandole con i riferimenti alla sicurezza di macchine, impianti, attrezzature e processi produttivi; conosceranno i contenuti essenziali della normativa in materia e il ruolo dei soggetti aziendali e pubblici preposti; conosceranno i principali criteri e le soluzioni praticabili per la gestione delle emergenze in ambito lavorativo; saranno a conoscenza di compiti e responsabilità nei confronti dei collaboratori e dei diritti/doveri di chiunque operi nel mondo del lavoro; acquisiranno un metodo corretto per la valutazione di un ambiente di lavoro sotto il profilo della sicurezza. Laura Tuveri

 


| modificato il:

Laura Tuveri

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