TORTURE A MUSANO: ACCUSE ANCHE DAL PULPITO
Oggi summit tra i sindaci per capire che cosa fare per le vittime
Trevignano – La condanna ai soprusi e alle violenze di Musano (nella foto sotto il centro) arriva anche dal pulpito. Ieri, in chiesa, il sacerdote non si è risparmiato e ha puntato il dito contro chi si è reso protagonista di tanta crudeltà. «Chi vuol trasformare la nostra terra in quel selvaggio Far West da cui proviene deve sapere che non è gradito», è stato detto.
Ancora: «Vivere il Vangelo non è aprire le frontiere senza controlli. Vivere il Vangelo è poter mandare il proprio figlio a scuola senza che lo debba accompagnare il papà per paura che gli succeda qualcosa».
Oggi intanto a Montebelluna si terrà un summit tra quattro sindaci per decidere che azioni attuare in aiuto del 32enne vittima delle angherie e i suoi famigliari, ora al sicuro in un luogo protetto.
Si incontreranno il sindaco Laura Puppato, il comune in cui abitavano il ragazzo torturato, suo padre ed il fratello, Daniele Ferrazza, quello del paese d’origine dei tre, Asolo, Roberto Toffoletto, di Volpago, dove avevano la residenza, e quello di Trevignano, dove sono avvenuti i fatti.
I sindaci decideranno come intervenire per il recupero dei tre, i quali da anni conducono una vita fatta di degrado e difficoltà economiche.
In alto: uno scorcio di Musano (foto Balanza)