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08 ottobre 2024

Valdobbiadene Pieve di Soligo

Valdobbiadene, mobilitazione per la pace

La manifestazione si è svolta domenica mattina al tempo del donatore di Pianezze

| Gianandrea Rorato |

| Gianandrea Rorato |

Valdobbiadene, mobilitazione per la pace

VALDOBBIADENE – Molto sentita la partecipazione alla “Riflessione per la Pace”, la mobilitazione che si è svolta questa mattina al Tempio Internazionale del Donatore a Pianezze di Valdobbiadene chiamando a raccolta l’universo del volontariato, unito nel condannare ogni forma di violenza e prevaricazione, ribadendo i valori della solidarietà e della fratellanza quali cardini della comunità.

L’iniziativa è stata promossa da ODV Tempio Internazionale del Donatore, organizzazione di Volontariato che riunisce le 4 sigle di volontariato del dono: AVIS (Associazione volontari italiani sangue), FIDAS (Federazione italiana associazioni donatori sangue), FRATRES (Consociazione nazionale dei gruppi donatori di sangue Fratres delle Misericordie d’Italia) e AIDO (Associazione italiana donatori organi). Nello specifico l’ODV è composta da AVIS, FIDAS, FRATRES e AIDO Nazionali, AVIS Regionale Veneto, FIDAS Veneto, AVIS Provinciale Treviso, FIDAS Treviso e AVIS Comunale di Valdobbiadene.

«La profonda tristezza suscitata dalla guerra che coinvolge drammaticamente il popolo ucraino e, contemporaneamente, sconquassa l’economia e gli equilibri del mondo intero, ha spinto noi donatori di sangue e di organi a ritrovarci per una riflessione sui temi della pace e della solidarietà. Animati dal coraggio della nostra vocazione di donatori e dalla consapevolezza che occorre fare di più, l’auspicio è che la mobilitazione odierna spinga ognuno di noi a diventare sostenitore del dialogo quale strumento per costruire nel quotidiano “ponti” di vicinanza, di vita e di futuro» sottolinea Gino Foffano, presidente di ODV Tempio Internazionale del Donatore.

Il Tempio è di per sé un luogo intriso di significati: edificato sessant’anni fa - nel punto in cui durante la Prima Guerra Mondiale sorgeva una postazione di cannoni - per volontà di un gruppo di donatori di sangue è diventato un simbolo di vita contro l’insensatezza del sangue versato a causa di tutte le guerre.
Vanda Pradal, presidente Avis Regionale Veneto: «Siamo qui per esprimere la nostra vicinanza alle popolazioni colpite da questa inaccettabile guerra che tanta sofferenza sta generando. Dobbiamo con forza diffondere i valori universali del rispetto per la persona, dell’aiuto al prossimo, della cultura del volontariato quale forma più alta del “dono di sé”, gratuito e teso al bene comune».

A intervenire durante la mattinata una folta rappresentanza di autorità del mondo civile, istituzionale e accademico, tra questi don Enrico Torta. Con un videomessaggio Gianpietro Briola, presidente di Avis Nazionale: «La pace è centrale come atteggiamento dello spirito, predisposizione al prossimo, segno di rispetto e uguaglianza, quale vincolo di convivenza oltre ogni appartenenza politica, religiosa o etnica. Il Tempio del Donatore è un monito di speranza». A unirsi all’appello il professor Marco Mascia del Centro di Ateneo per i Diritti Umani dell’Università di Padova, e Giovanni Musso presidente Fidas Nazionale, nonché il professor Vincenzo Manzo, presidente nazionale di Fratres: «Noi siamo parte del consiglio direttivo e dell’assemblea del Tempio, non potevamo non accogliere l’invito a partecipare in modo concreto alla mobilitazione quale dimostrazione del sostegno da parte di tutta la nostra associazione all’intento della Pace». A chiudere la mobilitazione il lancio di palloncini con le bandiere della Pace davanti al Tempio.

 


| modificato il:

Gianandrea Rorato

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