"Zaia dimettiti"
Lo chiede Rifondazione Comunista Veneto dopo la puntata di Report: "La verità si fa strada troppo tardi"
| Isabella Loschi |
PADOVA - “Quattromila morti in un Veneto in zona gialla e picco dei contagi tra metà novembre e dicembre 2020. Con un quarto dei morti e degli ammalati, con un sistema sanitario molto più organizzato, Angela Merkel andava al parlamento tedesco con le lacrime agli occhi e dichiarava il lockdown. Zaia, invece, diceva che non si potevano fare le chiusure con i portafogli degli altri”.
Dure le parole di Paolo Benvegnù, segretario regionale Rifondazioen Comunista del Veneto, dopo l’inchiesta di Report, andata in onda lunedì sera su Rai3 che ha parlato della sanità veneta e di come è stato affrontata la seconda ondata della pandemia.
“È un fatto, però, che siano sue e del governo centrale, interessato a non scontrarsi con Zaia, le responsabilità di una tragedia che era sotto gli occhi di tutti. Ricordo - continua Benvegnù - che già ai primi di dicembre avevamo manifestato di fronte agli uffici della Regione del Veneto per chiedere misure adeguate alla gravità della situazione. Abbiamo anche chiesto le dimissioni di Zaia per le sue evidenti responsabilità”.
“Com’è accaduto in altri casi, platealmente nella bergamasca lo scorso anno, la verità si è fatta strada con colpevole ritardo, quando i danni erano già stati fatti. Non ci resta che prendere atto che ciò che oggi diventa oggetto di dibattito e polemiche era evidente in Veneto anche nei mesi di novembre e dicembre".