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24 novembre 2024

Vittorio Veneto

«No al ricatto della regione»

Raccolte 6 mila firme per salvare i servizi a favore dei disabili

| Claudia Borsoi |

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| Claudia Borsoi |

«No al ricatto della regione»

VITTORIO VENETONon ci stanno ad assistere, inermi, ai tagli imposti dalla regione Veneto ai servizi destinati alle persone con disabilità. In un mese le associazioni del coordinamento disabilità dell’Ulss 7 hanno raccolto ben 6 mila firme che sono finite ora, con una lettera, sul tavolo del presidente della regione Luca Zaia, del direttore generale dell’Ulss 7 Claudio Dario, del direttore dei servizi sociali dell’Ulss 7 Marisa Durante e del presidente della conferenza dei sindaci dell’Ulss 7 Gianantonio Da Re.

 

Precisa la presa di posizione del coordinamento delle associazioni che quotidianamente lavorano, seguono e aiutano persone con disabilità. «No al ricatto della regione “o pagate o a casa”, no alla riduzione dei servizi a favore delle persone con disabilità, no a una spending review che taglia le risorse a chi già ha poco, no alla compartecipazione per l’accesso ai servizi e alla riduzione dell’orario nei centri diurni». Con le 6 mila firma raccolte, a testimonianza della preoccupazione crescente che anima tutte quelle persone che vivono a stretto contatto con disabili, il coordinamento chiede il potenziamento dei servizi, uniformità dei costi per i servizi in tutta la regione e il mantenimento di servizi di qualità.

 

«Con i nuovi appalti attivi dal 2013, constatiamo già una riduzione delle prestazioni a favore delle persone disabili, in particolare nella riduzione dell'orario di frequenza presso i CEOD» evidenzia il coordinamento al governatore Zaia. «E' questa la personalizzazione dell'intervento socio-sanitario di cui si parla nel piano socio-sanitario?» si chiedono, evidenziando poi tutto il  loro disappunto per la ventilata ipotesi di compartecipazione alla spesa richiesta alle persone disabili e alle loro famiglie per poter accedere ai CEOD.

 

«Siamo consapevoli della pesante situazione economica – scrive il coordinamento -, ma crediamo fortemente che si possa uscire da questo periodo di difficoltà tutelando la qualità raggiunta dai servizi offerti all’interno della nostra regione e soprattutto attraverso il potenziamento di quelli esistenti».

 



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Claudia Borsoi

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