“I partiti? Tutti morti. A parte il Pd. Che fa ridere”
Umberto Lorenzoni presidente dell’Anpi di Treviso non riconosce leader. A eccezione della Costituzione
| Emanuela Da Ros |
TREVISO – Lo Stato di Diritto? Per Umberto Lorenzoni, storico presidente dell’Anpi di Treviso, è morto. A decretarne la fine – dice – sono stati 20 anni di governo Berlusconi. “L’unico partito che ora resta in piedi – dichiara – è il Pd. Che fa ridere.”
E Renzi? “Renzi – aggiunge Lorenzoni – insulta la Costituzione. Propagandando delle riforme che tolgono ai cittadini il diritto a scegliere, a partecipare”.
88 anni, compiuti lo scorso maggio, Umberto Lorenzoni per l’Anpi (l’Associazione nazionale partigiani) è una specie di eroe dei due mondi. Quello della Resistenza e quello del dopo Resistenza.
Nato nel 1926, a Nervesa di Piave, Umberto Lorenzoni era uno studente modello. Uno del Classico, per intenderci. La seconda guerra mondiale gli fa interrompere gli studi e lo fa entrare nelle file dei partigiani col nome di Eros.
La sua battaglia, il suo impegno civico e politico non si fermerà al ’45. Durante la Prima (e la Seconda) Repubblica è stato consigliere a Nervesa e poi in provincia di Treviso.
Oggi ha ancora il fazzoletto rosso al collo. Oggi ha ancora le idee chiare, oltre a un fisico invidiabile. E ha ancora fiducia nel futuro: “La gente dev’essere parte attiva nella società”.
Ma lei, Lorenzoni, ha un leader nel quale si riconosce? Il mio punto di riferimento è la Costituzione. Quella che Renzi vuole snaturare. Ripartiamo da lì. Dai principi cardini di quel documento. E troveremo la strada”.
edr