“Non tagliate i cedri del Parco Manin: siamo pronti a incatenarci per fermare le motoseghe”
I giganti verdi piantati nel 1913 sono stati contrassegnati, come le altre alberature destinate al taglio
![Parco Manin Parco Manin](https://www.oggitreviso.it/sites/default/files/styles/505/public/field/image/428626832_7562600693783823_1954781168376385675_n.jpg?itok=hiqrUTUQ)
MONTEBELLUNA – Nuovo moto d’indignazione a Montebelluna per il taglio degli alberi secolari della città. Questa volta l’allarme è stato lanciato per alcuni cedri del Parco Manin che da qualche giorno sono stati contrassegnati con un colore fluorescente giallo alla base, al pari di altri alberi destinati al taglio. La cosa non è passata inosservata e qualcuno ha espresso il suo rammarico e le perplessità sui social scatenando una valanga di reazioni di disappunto. Ciò che emerge è l’incredulità che a Montebelluna piante, già censite in passato e risultate sane e ben salde al terreno, nel giro di pochi anni ora possano essere state classificate “pericolose”. Altri segnalano come i tagli già avvenuti sia stati “lampo” con tanto di eliminazione in tempo record del ceppo “non consentendo a chicchessia di verificare se erano effettivamente malati”.
Ma a prescindere da come stiano le cose, ciò che pare evidente è che questa volta l’indignazione si sta diffondendo in maniera esponenziale, tant’è che sono diversi i commenti di chi si dice pronto da incatenarsi ai cedri plurisecolari (sono stati piantati nel 1913, sopravvivendo anche a una violenta tromba d’aria). “Incateniamoci agli alberi così vediamo se li tagliano – e ancora -. Io sono pronta ad incatenarmi!”: è il tenore delle dichiarazioni alle quali seguono inviti a concordare “in privato” l’azione di protesta. Insomma, pare che questa volta le motoseghe, se effettivamente dovranno entrare in azione, potrebbero dover fare i conti con il disappunto dei cittadini. In fine c'è chi considera che il taglio di un albero secolare difficilmente potrà essere compensato da nuove piantumazioni.