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24 novembre 2024

Castelfranco

“Piazza Giorgione diventi un salotto”

È l’accattivante proposta della consigliere Grazia Azzolin

| Ingrid Feltrin Jefwa |

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| Ingrid Feltrin Jefwa |

Piazza Giorgione a Castelfranco Veneto

CASTELFRANCO – Qualche tempo fa era in voga una pubblicità che proponeva le piazza della maggiori città italiane trasformate in distese di grano, papaveri, fiori: un’idea suggestiva che a Castelfranco potrebbe concretizzarsi con la metamorfosi della celebre piazza Giorgione a Castelfranco Veneto da parcheggio in un giardino fiorito. Già perché la consigliere comunale indipendente Grazia Azzolin propone di estendere il plateatico dei locali sulla pizza abbellendolo con fiori e piante, di fatto realizzando una sorta di salotto/giardino.

“Permettere ai locali e negozi della piazza di occupare gratis parte dei grandi spazi della nostra splendida Piazza Giorgione, posizionandovi tavoli, tavolini, banconi e fiori, il tutto rispettando le misure di distanza – illustra Azzolin -. Sarebbe un modo per rendere Castelfranco più attrattiva durante la fase della ripartenza a cui ci stiamo preparando. È una proposta seria e costruttiva che lancio all’attuale Amministrazione. Potrebbe essere un inizio di ripresa economica ottimizzando l’utilizzo di quella che è una delle più grandi piazze d’Europa per dimensioni: la nostra splendida Piazza Giorgione”.

Una proposta che avrebbe inoltre una valenza sperimentale: “Si trasformerebbe così Piazza Giorgione in un “cantiere pilota” della ripresa stando tutti all’aperto in uno spazio adeguato, riprendendo le fila di una vita sociale diversa e nuova ma allo stesso indispensabile all’essere umano, con norme che responsabilmente tutti dobbiamo rispettare, realizzando finalmente una reinterpretazione degli ampi spazi che abbiamo la fortuna di avere a disposizione e aprendo ad una vera innovazione nel rivivere la nostra splendida città. E, visto il periodo critico per la floricoltura locale, propongo anche di “inondarla” di fiori, sarebbe un aiuto alle attività di floricoltura della zona, con una benefica iniezione di positività che la floriterapia produce su tutti”.

 



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Ingrid Feltrin Jefwa

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