100.000 avannotti di trota per i corsi d'acqua del bellunese
La Ditta Troticoltura Alpina dona gli esemplari di avannotti di trota fario alla Federazione Bacini Bellunesi.
| Ilaria Frare |
BELLUNO - Ma forse solo gli addetti ai lavori e gli appassionati di pesca sportiva sono a conoscenza del fatto che la terribile bufera, in poche ore, è riuscita ad azzerare anche l’intero patrimonio ittico dei corsi d’acqua alpini, lasciandoli semi vuoti.
Per contribuire a riparare al grave danno si è fatta avanti la Ditta Troticoltura Alpina, concessionaria del Centro Ittico Valdastico (VI) di Veneto Agricoltura, donando di ben 100.000 avannotti di trota fario alla Federazione dei Bacini Bellunesi. I piccoli pesci d'acqua dolce, che misurano tra i 4 e i 6 centimetri, corrisponde a circa 10% del fabbisogno complessivo dei corsi d’acqua bellunesi.
“La mia famiglia ha sempre lavorato in questo settore - ha ricordato Stefano Stefani, titolare di Troticoltura Alpina – e questa donazione vuole essere un contributo alla rinascita ittica dei corsi d’acqua alpini colpiti da Vaia”.
Il materiale di semina, interamente prodotto all'interno del Centro Ittico, è stato consegnato alla Federazione dei Bacini Bellunesi il 10 aprile scorso, e grazie all'impegno dei volontari e degli iscritti, è stato immediatamente rilasciato nelle acque e nei corsi d’acqua nella zona del feltrino, dell’area di Belluno, di Longarone e Calalzo.
“Sono ben dieci i bacini interessati” ha detto al riguardo Filippo Stiran, presidente della Federazione dei Bacini Bellunesi "e non meno di una trentina le persone che sono state coinvolte nella semina. Si tratta di un’operazione importante e per questo desidero ringraziare Veneto Agricoltura e la Ditta Troticoltura Alpina. E’ un segno di vicinanza che, unitamente ai piani che la Regione Veneto sta predisponendo, dovrebbe portare al ripristino della grave situazione che si è venuta a creare con la tempesta Vaia”.