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30 marzo 2024

Treviso

AEROPORTO: PER SUPERARE LA NEBBIA MANCANO ANCORA DUE TIMBRI

Il via libera dovrebbe arrivare a maggio

| Mauro Favaro |

| Mauro Favaro |

AEROPORTO: PER SUPERARE LA NEBBIA MANCANO ANCORA DUE TIMBRI

TREVISO – Contrordine: l'aeroporto di Treviso non è anti-nebbia. Non ancora, almeno. Nel senso che tutti i sistemi necessari a farlo restare operativo anche con visibilità ridotta sono stati sì installati, con i cantieri da 16 milioni di euro che hanno costretto il “Canova” a chiudere i battenti da giugno a dicembre, ma questi non possono ancora essere usati perché gli indispensabili timbri dell'Enac e dell'Aeronautica militare non sono mai arrivati.

Lo scalo, quindi, non ha ancora fatto il tanto sbandierato salto di categoria e continua a lavorare come ha sempre fatto: per gestire decolli e atterraggi deve esserci una visibilità di almeno 550 metri (categoria 1), mentre per poter scendere sino al limite di 300 metri (categoria 2) si aspettano comunicazioni da Roma. L'inghippo è stato portato alla luce da alcuni piloti che, nonostante i proclami, non ha mai visto i nuovi sistemi operativi. E i numerosi voli saltati negli ultimi giorni, proprio a causa della nebbia, hanno fatto il resto.

“E' vero – conferma per la prima volta Enrico Marchi, presidente di Save – si è ancora in fase di collaudo”. Quando potranno finalmente vedersi gli effetti dei lavori dell'anno scorso? Tra aprile e maggio. La nebbia da superare, insomma, sarà ormai quella dell'inverno prossimo.

“Treviso sta operando in categoria 1 perché per volare in categoria 2 è necessario l'impianto di atterraggio strumentale, installato da tempo, e le adeguate luci di pista, sistemate con i lavori appena terminati – fa il punto la società – ma anche l'approvazione delle procedure di volo collegate alla categoria 2 da parte dell'Enac e dell'Aeronautica militare, che speriamo arrivino entro la primavera”.

Questo in parte spiega il caos voli degli ultimi giorni. “Ma la nebbia di questi ultimi giorni ha fatto scendere repentinamente la visibilità sotto i 300 metri (il “Marco Polo” è in categoria 3B, al momento esclusa per il “Canova”, e può operare sino a 75 metri di visibilità, ndr) – puntualizza Save – e così anche la categoria 2 non sarebbe stata sufficiente”. “I sistemi sono stati installati e collaudati, ma manca la lettera con cui devono essere approvati – corregge il tiro l'amministratore delegato, Paolo Simioni – anche se avessimo già avuto il via libera, comunque, in questi giorni non avremmo potuto operare”.

 


| modificato il:

Mauro Favaro

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