MOTTA DI LIVENZA - Oltre 70 scuole costruite nella provincia di Herat; 5.800.000 euro investiti soltanto dal PRT (Provincial Reconstruction Team) a guida italiana in progetti di ricostruzione e sviluppo, oltre a 1.600.000 euro destinati allo stanziamento multinazionale dell'intera Regione Ovest; altri 16 progetti per l'istruzione previsti per il 2011.

Sono le cifre dell'attività di cooperazione e ricostruzione svolta lo scorso anno dai militari italiani impegnati nella missione Isaf in Afghanistan che sono state fornite nel corso di una videoconferenza organizzata dal Nato-Multinational Cimic Group di Motta di Livenza, in occasione della presentazione della seconda edizione del Premio "Giovanni Pezzulo".

Il riconoscimento è stato istituito dal Comune di Motta in memoria del sottotenente morto il 13 febbraio 2008 a Herat ed è rivolto ai giovani residenti nella regione Veneto nati tra il 1986 e il 1992.

Quest'anno il tema scelto è stato "Il continente africano e la cooperazione civile e militare. Analisi e possibili sviluppi delle operazioni di assistenza umanitaria": un argomento "quanto mai attuale - ha sottolineato il comandante del Cimic, col. Antonello Vespaziani - in un momento in cui si sono aperte nuove aree di crisi in Paesi nordafricani molto prossimi all'Italia".

"Il PRT di Herat - ha affermato il comandante, col. Antonino Inturri nel corso del videocollegamento - è ormai punto di riferimento di tutti i progetti di sviluppo delle forze multinazionali, in particolare di quelle americane, che ci chiedono anche di gestire i rapporti con la governance locale. Questo grazie a una nostra 'strategia dell'ascoltò - ha puntualizzato - che ci fa mettere in primo piano le esigenze e le richieste della popolazione".