Aldo Zanette: testimone impegnato
Grande partecipazione ai funerali
COLLE UMBERTO - Ha suscitato grande commozione la scomparsa di Aldo Zanette (in foto). Lo ha testimoniato la grande folla, che ha partecipato alla messa funebre, concelebrata dal parroco emerito, Mons. Giovanni Gava, dall'arciprete don Arnaldo Zambenedetti e da don Giuseppe Da Dalt, già cappellano a Colle Umberto e amico di famiglia, che lo ricordato al termine della Messa.
Anche Giandomenico Tonon, a nome degli artiglieri, ha ricordato Aldo, l' ultimo supersite dei combattenti e reduci della II Guerra Mondiale, prima di leggere la preghiera dell'artigliere.
La comunità si è ritrovata nella presentazione della personalità di Aldo, tratteggiata da una parrocchiana. Dal suo intervento stralciamo alcuni passaggi significativi.
"La notizia della morte di Aldo, sia pur nell'aria negli ultimi giorni, ci ha colpito profondamente e ritengo doveroso spendere qualche parola per richiamare a noi tutti la sua figura di persona significativa, che tanto ha dato e fatto per la sua famiglia, per questa comunità e per questo paese.
Alla sua famiglia Aldo ha dato molto fin da ragazzo: è stato per fratelli e sorelle come un "padre" e tale lo hanno considerato sempre, avendolo continuamente come punto di riferimento, per la moglie Maria è stato un uomo innamorato sempre e valido compagno nella strada della vita, spesso tortuosa e dal difficile percorso anche all'estero, per i figli Marisa e Stefano con i loro rispettivi coniugi Claudio e Beatrice e per i nipoti anche un significativo esempio-testimone da seguire.
Credo di non essere la sola a ricordare, oltre il lavoratore indefesso, il suo impegno generoso al servizio della società in molti ambiti: sindacale, politico-amministrativo, Azione Cattolica, parrocchiale ed ecclesiale e su ciascuno ci sarebbe molto da dire per i tanti ruoli da Aldo ricoperti e noti a molti...
A me preme soprattutto ricordare la sua figura di uomo onesto, schietto, leale e propositivo, saldo nei suoi principi, nella sua Fede convinta, sentita e testimoniata e aperto all'accoglienza al diverso, al lontano con il dono generoso dell'ospitalità e dell'amicizia.
Ricordo la sua costruttiva partecipazione agli incontri di A.C. e a quelli organizzati e tenuti per un gruppo di anziani, proprio su sua sollecitazione, in cui Aldo era sempre presente e, con i suoi interventi, stimolava tutti al confronto e al dialogo.
Ricordo i momenti significativi quando, non potendo più venire a Messa, gli portavo l'Eucaristia: è per me indimenticabile il suo sorriso accogliente, la luce nei suoi occhi per la gioia di ricevere l'Eucaristia, la richiesta di tornare e il suo grazie insieme alle scuse per il disturbo arrecato.
Aldo è stato amico, consigliere in momenti particolari, esempio trascinatore all'impegno e alla testimonianza coerente e costante di se stessi e di ciò in cui si crede, sempre a testa alta, in tutte le situazioni della propria vita.
A te, Aldo, dobbiamo un grande grazie. Voi parenti tutti potete essere fieri di lui come marito, padre, nonno, fratello, ricco di dignità, mentre per la comunità rimane un testimone efficace da emulare".