Approvata alla Camera la legge sul diritto all'oblio oncologico: ecco di cosa si tratta
Sono quasi un milione le persone in Italia che si vedevano negare un mutuo o la richiesta di adozione perché in passato malate di cancro
| Nausica Dal Cin |
É passata all’unanimità la legge sul diritto all’oblio oncologico che tutela i diritti delle persone che sono state affette da malattie oncologiche. Sono quasi un milione infatti gli italiani che subivano discriminazioni dopo essere guariti dal cancro in quanto gli veniva negata la possibilità di accedere ad un mutuo, di partecipare ai concorsi pubblici o di attivare una assicurazione oltre che di adottare un bambino.
Grazie alla legge ora i pazienti guariti non saranno più obbligati a comunicare di essere stati malati di cancro quando dovranno stipulare contratti per servizi bancari, finanziari e assicurativi se il trattamento è stato concluso, senza episodi di recidiva, da più di dieci anni dalla data della richiesta, o da cinque anni se la patologia è insorta prima dei ventuno anni di età. Queste informazioni non potranno essere acquisite neanche da fonti diverse dal contraente e, se possedute, non possono essere utilizzate per la determinazione del contratto.
Fino ad ora queste clausole servivano per proteggere banche e assicurazioni dal rischio di decesso del cliente e quindi dal mancato pagamento del dovuto. Stesso ragionamento per le adozioni, per le quali si tiene in conto l’aspettativa di vita di chi ne fa richiesta.
Adesso la legge passerà in Senato per essere approvata.
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