Argentina, tagliate le tasse al 99% dei lavoratori
Pagheranno solo coloro che guadagnano più di 5mila euro al mese
ARGENTINA – Mancano poche settimane alle elezioni presidenziali in Argentina e il ministro dell'Economia Sergio Massa, candidato in corsa per il 22 ottobre, ha ottenuto l’approvazione di una legge che abolisce le imposte sul reddito per il 99% dei lavoratori argentini. Il parlamento di Buenos Aires ha dato il via libera al disegno di legge proposto da Massa, con 38 voti favorevoli e 27 contrari, cancellando definitivamente le imposte sul reddito per circa 800.000 lavoratori e pensionati. La proposta del candidato peronista mira a esentare dalla tassazione coloro che guadagnano meno di 15 volte il salario minimo federale, che si traduce in circa 5.000 dollari al mese.
Questa misura, al di là della sua apparente popolarità tra i cittadini argentini, ha suscitato preoccupazioni a livello internazionale. Il Fondo Monetario Internazionale ha espresso preoccupazione riguardo all'effetto potenziale sulla spesa pubblica e sull'inflazione. La cancellazione delle tasse per la stragrande maggioranza dei lavoratori potrebbe mettere a dura prova le finanze pubbliche e generare un aumento dell'inflazione, secondo gli osservatori internazionali. La decisione di Massa, che ha già ottenuto il consenso di molti cittadini argentini, è stata elogiata come un sostegno significativo alle famiglie a reddito medio e basso, oltre che come un incentivo all'attività economica. Tuttavia, persistono interrogativi sulla sostenibilità economica a lungo termine e sulle possibili conseguenze per la stabilità finanziaria del paese. Il costo previsto della misura è stimato all'0,83% del PIL argentino nel 2024.
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