VITTORIO VENETO - «L’incompiuta rotonda dell’Emisfero lascia alle migliaia di persone che la percorrono ogni giorno una sensazione di degrado e abbandono, un biglietto da visita per la città che non le fa onore» afferma il consigliere di minoranza Giovanni Braido (gruppo misto), osservando come dopo anni ancora la segnaletica orizzontale, paletti e ringhiere di delimitazione delle aree pedonali siano di colore giallo e non si capisca cosa manchi perché l’opera possa essere ritenuta conclusa e non più un cantiere, come indicato dai cartelli.

L’ampliamento della rotatoria venne realizzata nel 2022 da Autostrade per l’Italia quale “risarcimento” alla città per i disagi patiti, quell’anno e il precedente, per le prolungate chiusure delle gallerie autostradali tra i caselli dell’A27 di Vittorio Veneto sud e nord. Uno studio sul traffico commissionato dal Comune aveva evidenziato come il raddoppio delle corsie di innesto nella rotatoria avrebbe potuto fluidificare il traffico di quello che è un punto nero della viabilità cittadina, segnato ogni giorno e praticamente ad ogni ora da ingorghi. Così l’amministrazione Miatto ottenne l’esecuzione di quel lavoro da parte di Autostrade.

Sulla situazione e il futuro della rotatoria dell’Emisfero Braido ha presentato un’interrogazione scritta al sindaco Mirella Balliana che, nei giorni scorsi, ha risposto al consigliere.

«L’intervento sulla rotatoria dell’Emisfero, intervento per altro non concluso, è opera di Autostrade in accordo con la precedente amministrazione – premette Balliana -. Intendiamo portare la questione del completamento della rotatoria in una delle prossime commissioni viabilità, commissione ripristinata ad inizio mandato dopo che era rimasta inattiva per molto tempo, al fine di concordare con Autostrade la soluzione definitiva. Siamo impegnati dunque nell’intraprendere le attività necessarie per dare una risposta definitiva nel miglior tempo possibile».