BUONA DOMENICA In Cina, dove il marito te lo trova la mamma
Vanno tre volte alla settimana al Tempio del cielo - trasformato in agenzia matrimoniale en plein air - per trovare generi e nuore. E per far schiodare di casa i "bamboccioni"
TREVISO - Si stima che ci siano in Cina trenta milioni di uomini in più rispetto alle donne. Che a trent’anni sono tutte accasate (dai genitori) e dedite al lavoro. Tempo per fare altro non se lo concedono. Neanche per un fidanzato. Meno ancora un marito. E così ci pensano le loro mamme ad andarglielo a cercare.
“Nella Cina imperiale i sovrani delle dinastie Ming e Qing una volta l’anno lasciavano la Città Proibita con i loro elefanti, i danzatori e gli eunuchi a cavallo per venire qui a offrire le loro preghiere e a fare sacrifici per un buon raccolto per l’anno a venire. Oggi al Tempio del Cielo, il più imponente e magnifico dei parchi di Pechino, ci arriva in pellegrinaggio — tre volte la settimana — un altro esercito: quello dei genitori disperati pronti a chiedere il divino aiuto per trovare l’amore. Non per sé stessi, ma per i loro figli: tutti ormai sopra i 30 anni e tutti ancora scapoli”. (“La Repubblica” 14 dicembre 2021).
Foto e numeri di telefono impresi su cartelli e branditi al parco da madri zelanti di figlie nubili e di figli celibi che - prendendola un po’ alla larga - cominciano intanto a intessere relazioni propedeutiche a trattative con potenziali consuocere. Tant’è che in Cina, a questo punto, non si capisce più tanto bene chi deve piacere a chi.
Lo scambio è come quello con le figurine: “Gong, nato nel 1986, laureato in medicina, appartamento di proprietà a Pechino, dotato di automobile”; “Meng, 32 anni, posto fisso in banca, cerca uomo responsabile, alto almeno un metro e settanta”. Se ne trovano per tutti i gusti. E non è detto che manchi neanche un classico all’italiana: “Figlio unico di madre vedova, bella presenza, automunito”, un tempo che fu pure militesente.
Questa nuova tendenza in atto nel Celeste Impero un interrogativo infine lo suscita: cosa induce molte madri a trasformarsi in rabdomanti di generi e di nuore? In un Paese di 1,402 miliardi di abitanti, dovrebbe bastare il calcolo delle probabilità a metterle tranquille.
Che sia invece il pensiero (e più il tempo passa più angoscia diventa) di doverseli tenere appresso vita natural durante, ad ispirare queste battute di caccia? È uno sport - dovesse trasfornarsi in questo - al quale è bene stare alla larga, evitando in tutti i modi di importare nel Belpaese (il nostro) dei “bamboccioni”.
Buona domenica