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19 marzo 2024

Treviso

BUONA DOMENICA Quelli che sacrifici e divieti sono roba per gli altri

Gli irriducibili di San Silvestro, prima ascoltano Mattarella e poi "lo mettono in pratica" andando a ballare. O all'ospedale: in coma etilico.

| Roberto Grigoletto |

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| Roberto Grigoletto |

Assembramento

TREVISO - Italia paese di Santi Poeti Navigatori. E dei furbetti del quartierino: questi proprio figurano sempre. Le azioni sono proditorie. Le elucubrazioni machiavelliche. Le auto-assoluzioni (se colti in flagranza ) patetiche. Annidati verosimilmente, la sera del 31 dicembre alle venti e trenta, nei 15 milioni 272 mila 170 spettatori che hanno ascoltato a reti unificate il discorso del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: “Di fronte a una malattia così fortemente contagiosa, che provoca tante morti, è necessario tutelare la propria salute ed è doveroso proteggere quella degli altri, familiari, amici, colleghi. Avere ospedali non investiti dall’emergenza... Ancora contagi –siamo oltre due milioni- ancora vittime, ancora dolore che si rinnova”.

Poi, chiuse le trasmissioni dal Colle, è andato in onda un altro film. Il primo ciak in un resort di lusso, per gente con soldi, sul lago di Garda, lo “Splendido bay” (e splendido in tutti i sensi): cenone ricchi premi e cottilons per centoventisei. Con le danze ci hanno dato sotto. Fino a quando la musica è cambiata perché a suonare si è messa la polizia, alla porta dello “Splendido”: champagne, coriandoli palloncini e stelle filanti a getto continuo. Zero mascherine e ballo del mattone: festa finita. Con sanzioni e guai seri per il gestore, astuto brevettatore di una festa che dalle eleganti camere matrimoniali si è immediatamente trasferita nella più comoda sala ristorante. Analoghe e perspicaci intuizioni le hanno avute in una baita in Friuli, in un ristorante a Prato. E poi a Roma, a Milano, a Firenze, a Pescara e a Bologna. Tutti sgamati e sanzionati.

Non che i poliziotti siano dei rabdomandi: il ministero dell’Interno aveva preavvisato che le forze dell’ordine avrebbero monitorato i social e “tracciato” gli spostamenti prefigurati nei gruppi whatsapp e telegram. Piste sicure, praticamente scontate: vuoi non beccare quello che trova irresistibile svelare piani segreti o fornire prove del misfatto? E quindi foto e video di gente che si sentiva come evasa dal carcere. Qualcuno, già che c’era, ha approfittato delle strade libere dopo il coprifuoco per un giretto in macchina. È successo a Treviso e lo ha raccontato ieri il nostro giornale: due giovani di 25 e 35 anni sono stati fermati dalla polizia locale, dopo l’ora canonica fissata dal Dpcm, alla guida delle rispettive auto. Tornavano da un cenone. Una tripletta magistrale: infrazione del coprifuoco, a bordo di un’auto, di ritorno da un veglione non autorizzato: bingo! Sarebbe stato sicuramente meglio se la tombola l’avessero fatta in casa. La tombola quella vera, s’intende. Perché sempre nella Marca una cinquantina sono stati quelli trasportati dalla loro abitazione al Ca’ Foncello in coma etilico. E per questi l’ospedale ringrazia. “Riconoscenti” sono i medici, gli infermieri. I malati ricoverati nelle terapie intensive e in tutti gli altri reparti. Tutti noi dovremmo “essere grati” per questa ulteriore pressione sulle nostre strutture sanitarie.

E mentre a Treviso (come in altre parti d’Itala) si libavano lieti calici ma più spesso si scolavano bottiglie intere, c’era chi passava la notte di San Silvestro con il telefono in mano. Non per inviare messaggi di auguri ma per attendere notizie- buone o cattive - dall’ospedale, dove un familiare stava continuando a lottare. “Rispetto, responsabilità, solidarietà”. Continui a ripetercelo Presidente. Che non c’è sordo peggiore di chi non vuol sentire.

BUONA DOMENICA

 


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Roberto Grigoletto

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