Caerano piange l’allenatore Paolo Pavan, portato via dal male a 43 anni
Una morte che ha destato profondo cordoglio in paese dove tutti lo ricordano come una persona generosa e gentile
CAERANO DI SAN MARCO – Paolo Pavan, allenatore di calcio a Caerano di San Marco, si è spento ieri a 43 anni: una malattia rapida e impietosa gli è stata fatale. “Ciao mr. Paolo, ci mancherai. Con infinita tristezza tutto il Calcio Caerano si stringe attorno ai familiari e a tutte le persone che hanno voluto bene al mr. Paolo Pavan. Resterà per sempre nei nostri cuori e in quelli dei bambini che ha allenato e fatto appassionare al calcio, il ricordo di un uomo dai modi gentili e garbati”: è il messaggio postato sui social dall’ASD Calcio Caerano alla notizia della morte del mister. Pavan aveva lavorato per lungo tempo in una nota azienda montebellunese e di recente aveva avviato, con alcuni soci, un’attività in proprio nell’ambito dell’arredamento. La notizia è corsa rapidamente in paese destando profondo cordoglio, la data del funerale sarà fissata nei prossimi giorni.
Tante le manifestazioni di cordoglio per la morte di Paolo Pavan: “La Sezione A.I.A.C. di Treviso addolorata per la perdita prematura del collega ed amico Paolo Pavan, porge le più sentite condoglianze alla famiglia – si legge nella pagina dell’associazione mente il presidente Luigino De Giusti, aggiunge - Paolo per noi del direttivo era diventato un riferimento importante come referente del calcio a 5. Persona schiva ma corretta, da tutti apprezzato. Era entrato in sezione nell'ultimo mandato 2020-2024. Lascerà tra noi un grande vuoto”. Nelle ultime ore nella pagina di Marca Futsal ASD è comparso questo messaggio: “Profondamente addolorati, siamo costretti a comunicare che nella notte ci ha lasciato Paolo Pavan, mister della squadra femminile. Caro Paolo, oggi siamo davvero tristi, ma è stato un enorme piacere per tutti noi condividere una parte del nostro percorso con te. Un abbraccio forte ai familiari e a tutti coloro che gli hanno voluto bene. Fai buon viaggio, Paolo. Per sempre uno di noi”.
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