La Cantina Montelliana e Dei Colli Asolani ha inaugurato il nuovo edificio direzionale
Nata nel 1957, produce 16 milioni di bottiglie all’anno
MONTEBELLUNA - Inaugurato a Montebelluna, l’edificio direzionale della Cantina Montelliana e Dei Colli Asolani, una cooperativa storica del territorio che conta circa 400 viticoltori associati e 650 ettari di superficie vitata. A inizio 2021 sono iniziati i lavori di demolizione con ricostruzione e ampliamento dell’edificio con funzione direzionale e a servizio del comparto produttivo della Cantina Montelliana. I lavori sono terminati a luglio 2022. Per i lavori sono state coinvolte circa 30 ditte esecutrici e 10 studi di professionisti per le diverse discipline.
La superficie utile è di 1.000 mq, divisa in 4 piani (interrato, piano terra, primo e secondo piano):
- interrato: magazzino e futura nuova bottaia;
- piano terra: laboratorio con l’ingresso e gli uffici dell’area tecnica e delle spedizioni;
- primo piano: uffici commerciali e nuovo accesso alla sala per le assemblee;
- secondo piano: sala degustazioni (con bar e cucina), sala del consiglio di amministrazione, l’ufficio del Presidente e terrazzo per gli eventi.
La Cantina Montelliana è profondamente radicata nel territorio e il suo punto vendita, rinnovato nel 2018, è il punto di riferimento per l’acquisto di vino per i soci e per i numerosi turisti che ogni anno visitano la terra del Prosecco. Cantina Montelliana utilizza la migliore tecnologia offerta dal mercato per il settore enologico. In particolare, gli investimenti più recenti hanno consentito l’ottimizzazione delle tempistiche di lavorazione delle uve e di raffreddamento e pulizie dei mosti. Il controllo dei serbatoi e delle autoclavi, inoltre, è stato implementato con la gestione a distanza e l’impianto di imbottigliamento viene costantemente aggiornato, con l’obiettivo di aumentare la qualità del prodotto e la capacità produttiva.
“Questi consorzi esprimono la voglia di crescere e progredire e sono l’esempio di come l’intero sistema vitivinicolo sappia resistere alle difficoltà legate al momento socio-economico che stiamo vivendo – ha detto il Presidente della Regione, Luca Zaia, presente alla cerimonia di venerdì pomeriggio -. Oggi, più che mai, è necessario che specialmente il dialogo tra le due Docg e la Doc si rafforzi. Combattersi non fa bene a nessuno e, anzi, rischia di mettere in crisi un prodotto emblema del Veneto come il nostro Prosecco”. Zaia ha posto, poi, l’accento sulle importanti caratteristiche di una cantina “nata nel 1957, che è via via cresciuta fino a divenire un punto di riferimento della viticoltura trevigiana e veneta, con 16 milioni di bottiglie prodotte all’anno, buona parte delle quali esportate in tutto il mondo, in particolare nel mercato europeo e asiatico”.
OT