Caos a Seul: fallisce il tentativo di arrestare l’ex presidente Yoon Suk Yeol
Sostenitori in massa bloccano l’operazione della polizia, il paese resta nel caos politico
SUD COREA - Ore di alta tensione ieri a Seul, dove il tentativo della polizia di arrestare l’ex presidente Yoon Suk Yeol è stato bloccato dalla resistenza dei suoi sostenitori. Oltre 150 agenti, incaricati di eseguire il mandato di arresto emesso per accuse di abuso di potere e incitamento all’insurrezione, si sono ritirati dopo sei ore di braccio di ferro.
Yoon, destituito dopo il controverso tentativo di imporre la legge marziale il 3 dicembre, si è barricatosi nella sua residenza nel centro della capitale. Centinaia di sostenitori, accampati fuori dalla proprietà, hanno impedito l’avvicinamento della polizia. All’interno, il personale di sicurezza del leader ha rinforzato la difesa. I manifestanti hanno celebrato la ritirata con cori e cartelli che citavano slogan come “Stop the Steal”, già usato dai sostenitori di Donald Trump nel 2020.
La Corea del Sud è profondamente divisa, con il parlamento e l’opinione pubblica spaccati tra chi sostiene Yoon e chi lo accusa. Nel frattempo, la Corea del Nord non ha mancato di commentare: secondo l’agenzia KCNA, il paese vicino sarebbe “politicamente paralizzato” e in pieno caos.
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