Carabiniere fuori servizio smaschera latitante all'ufficio postale di Vittorio Veneto
Deve scontare quasi un anno. Mentre a Zero Branco arrestato un 35enne per reati da "codice rosso": era condannato a sei anni
VITTORIO VENETO - I Carabinieri del Comando Provinciale di Treviso hanno rintracciato e tratto in arresto due soggetti con pene detentive a carico ancora da espiare. In particolare, i militari dell’ Arma di Vittorio Veneto hanno eseguito un ordine di carcerazione nei confronti di un trentasettenne della zona per reati connessi agli stupefacenti commessi nelle province di Treviso e Padova tra il 2006 e il 2007.
L’uomo era stato dichiarato latitante sin dal 2012, periodo nel quale si era reso irreperibile verosimilmente trascorrendo diverso tempo all’estero e rientrando nei mesi scorsi in Italia, riuscendo, tuttavia, sino ad oggi, ad eludere i controlli di polizia. E’ stato l’acume investigativo di un Carabiniere, che peraltro si trovava nel frangente libero dal servizio, che ha consentito qualche tempo fa al militare di individuare con buona probabilità il ricercato mentre si trovava nei pressi di un ufficio postale del vittoriese.
Le successive attività di riscontro hanno confermato il ritorno dell’uomo nei luoghi di origine e quindi la bontà del primo “avvistamento” dell’attento militare dell’Arma, sino a giungere al rintraccio ed all’arresto del medesimo, avvenuto nelle ore scorse. Associato, al termine delle formalità di rito, presso la casa circondariale di Treviso, l’arrestato dovrà ora espiare una pena detentiva di poco inferiore ai dodici mesi.
Il personale della Stazione Carabinieri di Zero Branco ha tratto in arresto su un ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’appello di Venezia un 35enne di origini albanesi riconosciuto colpevole, nel 2013, in questa provincia, di reati da “codice rosso”. Lo straniero dovrà espiare la pena di 6 anni di reclusione ed è stato pertanto condotto presso il carcere di Santa Bona di Treviso a disposizione dell’Autorità Giudiziaria mandante.